L'ex base militare di Conetta ormai è un paese popolato da 1256 migranti, sei

Giovedì 24 Novembre 2016
L'ex base militare di Conetta ormai è un paese popolato da 1256 migranti, sei volte più della frazione che conta solo 190 residenti. Una sproporzione evidenziata da mesi dagli abitanti di questo angolo della campagna veneziana al confine con le province di Padova e Rovigo. Quattro striscioni appesi in piazza non lasciano spazio alle interpretazioni: Conetta: 190 abitanti e 1.500 profughi, Pretendiamo più sicurezza e meno profughi, L'Italia agli italiani, governo ci sei? e Stop business accoglienza, rimpatrio agli immigrati.
Ieri mattina il deputato di Sinistra Italiana Giovanni Paglia, alcuni rappresentanti del gruppo Bassa Padovana accoglie e i cronisti hanno potuto visitare la struttura, accompagnati dal responsabile della cooperativa Edeco che gestisce la base, Simone Borile. Un centro dove tutto è a norma d'appalto e di legge e dove, nell'ultimo mese, sono arrivate anche 40 donne, tutte nigeriane. Borile sciorina le cifre di un sistema che, a suo dire, funziona: 1.216 profughi maschi e appunto 40 donne che dormono all'interno di due grandi tensostrutture. Quaranta operatori di giorno, venti di notte, cinque medici che si turnano, operatori socio sanitari e una psicologa. «Una situazione allucinante secondo Paglia - che va contro tutto quello che dovrebbe essere l'accoglienza e la solidarietà».
E un'anziana che risiede nei paraggi non usa mezze misure. «Inutile girarci intorno, noi abbiamo paura. Quando alle 20.30-21 chiudiamo porte e finestre, guardiamo fuori nelle strade e vediamo loro che escono e girano con la bicicletta». E qui sono comparse anche droga e prostituzione: le lucciole spesso si fanno notare nei pressi del campo profughi a caccia di clienti.
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