Zaia al governo: «Dateci una risposta»

Martedì 26 Luglio 2016
TREVISO - «Renzi può avere tanti difetti, ma non quello di non vedere l'importanza della Pedemontana. Lo invito davvero a guardare cosa c'è dentro a quella che oggi è la più grande opera in cantiere in Italia». Luca Zaia, presidente della Regione, si rivolge direttamente al premier alla luce dell'impasse finanziario che rischia di bloccare i cantieri dei 95 chilometri di strada fra Treviso e Vicenza. Il nodo riguarda la Cassa depositi e prestiti, chiamata a dare un placet all'emissione del project bond da 1,6 miliardi indispensabile per coprire il piano finanziario del consorzio Sis per la costruzione dell'opera. Da oltre un anno non è arrivato nulla: né un sì né un no. «Chiedo: rispondete sì o rispondete no, in modo documentato, ma fatelo - allarga le braccia Zaia - non si può attendere tutto questo tempo. Il più grande cantiere in Italia da 2,2 miliardi deve avere una risposta». «Non sono certo il legale rappresentante del privato. Penso però che se un anno fa fosse arrivata una risposta oggi avremmo delle certezze - conclude il governatore - vogliamo capire cosa sta succedendo. Spero che il rischio di uno stop dei cantieri sia remoto: significherebbe non dare risposte a 3 mila espropriati che andranno a incassare 300 milioni. Poi c'è il problema dei subappaltatori che avanzano dei soldi, nonostante i 500 milioni di lavori ormai fatti. Infine, non da ultimo, c'è la ferita sul territorio. Lo dico ogni volta che vado a Roma: la Pedemontana non è un segno su un pezzo di carta, ma un nastro già segnato con gli escavatori. Se si guarda dall'alto, lo si vede già». Venerdì potrebbe essere il giorno della verità.
Mauro Favaro

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