VENEZIA - Federalismo e referendum, duro botta e risposta tra Zaia e il Pd. Ad accendere

Martedì 30 Agosto 2016
VENEZIA - Federalismo e referendum, duro botta e risposta tra Zaia e il Pd. Ad accendere le polveri il governatore del Veneto, che mette in guardia: «A quel vasto contenzioso dinanzi alla Corte Costituzionale tra Stato e Regioni hanno senz'altro contribuito le incompiute riforme federaliste attuate finora, ma certamente la riforma costituzionale di Renzi può solo peggiorare la situazione, perché fa sì che non sia la Calabria a diventare come il Veneto ma viceversa. Una delle cause è il decentramento poco meditato di materie, improntato al principio dell'uniformità - prosegue Zaia - così, anche Regioni altamente inefficienti si sono viste attribuire un livello di autonomia che era ragionevole accordare solo a quelle più capaci». «Sono stati prodotti enormi danni soprattutto al Sud: tra i Paesi dell'Ocse, ormai solo in Italia esiste un divario territoriale così devastante. Occorre meno Stato al Nord e più Stato al Sud», rileva Zaia. Suscitando al replica del senatore Giorgio Santini (Pd): «Zaia capovolge la realtà dei fatti: tra i tanti aspetti positivi nella riforma approvata dal Parlamento vi è infatti maggiore autonomia per le Regioni con i bilanci in ordine e il Veneto ne beneficerà con autonomia esclusiva su importanti materie quali scuola, università, ricerca, lavoro, politiche sociali, ambiente, beni culturali. Si tratta di un'autonomia differenziata che non sarà concessa a Regioni che non hanno conti in ordine. Solo una volontà politica di contrapposizione al Referendum porta il Presidente Zaia a capovolgere letteralmente il significato della riforma costituzionale».

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