Veneto Banca è ufficialmente di Atlante. Il fondo ora detiene il 97,64% del

Venerdì 1 Luglio 2016
Veneto Banca è ufficialmente di Atlante. Il fondo ora detiene il 97,64% del gruppo montebellunese. Il resto è in mano ai diluitissimi 88mila vecchi soci, compresi coloro che hanno confermato le 114.176.705 nuove azioni, acquistate nell'aumento di capitale chiusosi una settimana fa. A dieci centesimi l'una, l'investimento complessivo è stato di poco inferiore a 11 milioni e mezzo di euro, pari all'1,142% dell'intera offerta. Rappresentano circa metà (stando almeno al controvalore) di quanti avevano sottoscritto i titoli: gli altri, fallita la quotazione di Borsa, hanno preferito esercitare il diritto di revoca.
Le azioni «restituite» da questi ultimi e le molte altre rimaste inoptate (quasi 9,9 milioni), come previsto dagli accordi, sono state sottoscritte ieri da Quaestio sgr, per conto del Fondo Atlante (di cui è gestore), per un valore di poco più di 988 milioni e mezzo. Con l'ingresso del veicolo salvabanche, dunque, si completa la ricapitalizzazione dell'ex popolare trevigiana. Veneto Banca necessitava di un miliardo per riportare i propri coefficenti patrimoniali al di sopra dei livelli di guardia imposti dalla Bce. Missione - almeno per ora - compiuta.
Post aumento, specifica una nota della banca, l'istituto trevigiano può contare su un Cet 1 pari a 11,22% (a fronte di una soglia minima di 10,25%), un Tier 1 all'11,62% e un Total capital ratio al 13,43% (in estrema sintesi, si tratta di indici che misurano la solidità patrimoniale). Grazie all'iniezione di capitale fresco, il rapporto tra il patrimonio e gli attivi (e quindi i rischi che l'azienda si assume) è salito all'8,4%, rispetto al 5,2 precedente.
Oltre a colmare i deficit patrimoniali, però, ha ribadito il direttore generale di Veneto Banca Cristiano Carrus da Roma dove ha preso parte alla X Conferenza del sindacato dei bancari Fabi, l'intervento di Atlante vuole «segnare la ripartenza della banca in un territorio florido come il Nordest per ridare speranza a dipendenti e clienti, evitando gli errori clamorosi del passato». Per questo il manager lo considera «un punto di partenza». Verso dove? Tramontata l'aggregazione con Popolare di Vicenza, Carrus non si sbilancia: «Lasciamo almeno qualche settimana e l'estate per ragionare su queste cose». La società che gestisce il fondo Atlante, Quaestio, non ha dubbi: non si stanno valutando operazioni di fusione per Veneto Banca. «Riconquistare la fiducia del territorio e tornare a fare profitto» sono anche gli obiettivi di Banca popolare di Vicenza, come ha confermato l'amministratore delegato, Francesco Iorio, a sua volta nella capitale, per la tavola rotonda sindacale. «Ora siamo la banca più patrimonializzata d'Italia con un Core tier 1 superiore al 13,5% - ha rimarcato -, la banca può tornare a operare pienamente».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci