Vaticano, dicastero per migranti e terremotati

Giovedì 1 Settembre 2016
CITTÀ DEL VATICANO - Il nome scelto per la nuova struttura curiale è lungo e per certi versi persino un po' pomposo: Pontificio dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. L'attività principale, però, è semplicissima. L'abc del Vangelo, le radici della carità: soccorrere chi soffre di più. Per esempio gli immigrati, praticamente la più grande emergenza planetaria o i terremotati o, ancora, coloro che sono stati colpiti da eventi catastrofici. Inizialmente, giusto per rodare la macchina e metterla in moto, sarà Papa Francesco a curare in prima persona questo settore chiave: «Me ne occuperò direttamente io». Probabilmente supervisionerà i progetti o incoraggerà le iniziative che la Chiesa metterà in campo per alleviare il peso di tanti drammi umani. Nel nuovo dicastero sono confluite quattro realtà: Giustizia e Pace, Cor Unum, Pastorale migranti e Operatori sanitari. In occasione della pubblicazione del Motu Proprio che ha istituito il nuovo dicastero ha molto colpito la decisione papale di voler guidare personalmente alcuni settori. Bergoglio agirà attraverso due vice, ancora da individuare. Il nuovo organismo sarà operativo da gennaio.

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