TREVISO - (P. Cal.) L'annuncio lo fa Massimo Zanetti in persona. Introducendo la presentazione del quadro "La piccola Irene" di Renoir, si alza in piedi e si rivolge a Marco Goldin seduto qualche posto più in là, accanto all'assessore alla Cultura di Treviso Luciano Franchin: «Abbiamo deciso di continuare a sponsorizzare le mostre di Goldin anche in futuro». Il curatore e critico d'arte sorride. Ma è un segnale importante: continua il sodalizio tra due aziende di punta della Marca, il Gruppo Zanetti e Linea d'Ombra.
«Prima di dare questo annuncio abbiamo dovuto verificare alcune cose - sottolinea Zanetti - del resto siamo quotati in Borsa e ci sono delle regole ferree da rispettare anche per le sponsorizzazioni. Ma i progetti di Marco mi hanno convinto, siamo contenti di proseguire il nostro rapporto. Del resto il caffè è la bevanda letteraria per eccellenza. E poi io sono un amante dell'arte, a casa mia sono sempre passati grandi artisti come Emilio Vedova e mia zia era la pittrice Gina Roma. E abbinare il nostro nome ad eventi culturali di questo spessore ci rimanda un'immagine positiva».
Andando più nel concreto, l'annuncio prelude anche a un'altra notizia: Goldin porterà a Treviso una mostra di altissimo livello anche nel 2018. Ancora da capire quale sarà l'argomento: «La mostra del 2018? Ne parleremo più avanti - taglia corto Goldin - dobbiamo ancora inaugurare questa, una cosa alla volta. C'è tempo per parlare del futuro». Una minima programmazione però è già stata abbozzata: la mostra "Le storie dell'impressionismo" chiuderà i battenti il 17 aprile 2017, anche se è sempre più probabile un prolungamento fino al primo maggio se le cose dovessero andare per il meglio. A maggio partiranno i lavori per sistemare la sala ipogea, una piccola meraviglia architettonica funestata da continue infiltrazioni, finanziati dal Comune. E dureranno, salvo imprevisti, fino a dicembre. La nuova mostra di Goldin potrebbe aprire i battenti già a febbraio.
«Prima di dare questo annuncio abbiamo dovuto verificare alcune cose - sottolinea Zanetti - del resto siamo quotati in Borsa e ci sono delle regole ferree da rispettare anche per le sponsorizzazioni. Ma i progetti di Marco mi hanno convinto, siamo contenti di proseguire il nostro rapporto. Del resto il caffè è la bevanda letteraria per eccellenza. E poi io sono un amante dell'arte, a casa mia sono sempre passati grandi artisti come Emilio Vedova e mia zia era la pittrice Gina Roma. E abbinare il nostro nome ad eventi culturali di questo spessore ci rimanda un'immagine positiva».
Andando più nel concreto, l'annuncio prelude anche a un'altra notizia: Goldin porterà a Treviso una mostra di altissimo livello anche nel 2018. Ancora da capire quale sarà l'argomento: «La mostra del 2018? Ne parleremo più avanti - taglia corto Goldin - dobbiamo ancora inaugurare questa, una cosa alla volta. C'è tempo per parlare del futuro». Una minima programmazione però è già stata abbozzata: la mostra "Le storie dell'impressionismo" chiuderà i battenti il 17 aprile 2017, anche se è sempre più probabile un prolungamento fino al primo maggio se le cose dovessero andare per il meglio. A maggio partiranno i lavori per sistemare la sala ipogea, una piccola meraviglia architettonica funestata da continue infiltrazioni, finanziati dal Comune. E dureranno, salvo imprevisti, fino a dicembre. La nuova mostra di Goldin potrebbe aprire i battenti già a febbraio.
