Si è spento l'umorismo di Anna Marchesini

Domenica 31 Luglio 2016
Marchesini, una e trio. Se ne è andata ieri una delle attrici più brave, intelligenti, eleganti e spassose della storia del teatro e della televisione italiana. Anna Marchesini aveva 62 anni e viveva nella città in cui era nata, Orvieto, dove domani alle 16 si svolgeranno i funerali in forma privata.
Artista dotata di una comicità unica, donna dalla sensualità disinvolta e mai esibita, con un'innata capacità di rimanere sofisticata anche quando, nei suoi più celebri sketch, sdoganava gli argomenti più “scabrosi”, alternando voci e personalità schizofreniche e spiazzando continuamente lo spettatore. Arguta e popolare allo stesso tempo, si diplomò attrice di prosa nel 1979 all'Accademia d'Arte drammatica Silvio d'Amico, debuttando con Tino Buazzelli ne Il Borghese Gentiluomo. Fu l'incontro con Tullio Solenghi e Massimo Lopez (conosciuto al doppiaggio di un cartone animato!) a segnare il suo successo: quando negli anni Novanta il Trio, nato nel 1983, portò in tv la parodia dei precedenti sceneggiati sui Promessi Sposi il successo fu straordinario; l'evento coinvolse una media di 14 milioni di persone a puntata. Un prodotto geniale, diverso da tutto quello che si vedeva in televisione in quegli anni, comunque fedele alla trama del capolavoro manzoniano e capace di parlare a tutti con un'ironia intelligente e mai scontata. La Marchesini era l'ingenua Lucia, devota ai limiti del sopportabile, la (molto poco) Donna Prassede, la Perpetua, la Madre Badessa («brutte siete, tutte quante! Racchia!»). Sono solo alcuni dei suoi indimenticabili personaggi, insieme con la signorina Carlo («Siccome che sono cecata...»), con la sessuologa Merope Generosa, che alternava contegno e cedimenti sboccati e con Dolores, la "bella figheira" delle telenovelas, che invitava continuamente Pedro a bere qualcosa (nonostante quello lo stesse già facendo da un pezzo).
Col trio vengono anche Tastomatto, Domenica In, Fantastico, e uno spettacolo teatrale da tutto esaurito: Allacciare le cinture di sicurezza. Dopo lo scioglimento del 1994, ciascuno prenderà proprie e fruttuose strade, ma torneranno insieme nel 2008 per celebrare le nozze d'argento con Non esiste più la mezza stagione. «Il suo dsincanto - ha detto Solenghi - non la abbandonava mai e ora se ci vedesse direbbe: “cosa sono quelle facce, sembra sia morto qualcuno”». «Soffriva tanto - ha ricordato Pippo Baudo - ha vissuto per la figlia Virginia, che non voleva lasciare sola», e che ha fatto in tempo ad accompagnare alla laurea 10 giorni fa.
Nelle rare apparizioni televisive dopo la scoperta della malattia, un'artrite reumatoide progressiva, Anna Marchesini continuava a professare l'amore per la vita concretizzato nella voglia di rimanere in contatto con il suo pubblico. Lo scorso marzo, al termine di una replica dello spettacolo Cirino e Marilda non si può fare al Rossini di Pesaro, era caduta durante gli applausi. Poi era tornata in scena per tranquillizzare gli spettatori prima di farsi accompagnare in ospedale. Era tornata in scena dopo cinque anni di assenza - del 2005 era l'acutissimo e insolito Le due zittelle e del 2008 il commovente Giorni felici - come aveva raccontato nell'intervista di due anni fa a “Che tempo che fa”, confessando all'amico Fabio Fazio: «Sono così interessata, appiccicata, morbosamente ghiotta e obesa di vita che mi interessa pure la morte che di essa è il finale, e non è detto».
Doppiatrice e imitatrice, autrice di tre romanzi (Il terrazzino dei gerani timidi, Di Mercoledì e Moscerine), aveva scritto anche i testi del suo sito, che ripercorre tutta la sua storia, e sulla cui home page campeggia questo testamento ironico: «Ho già adocchiato una vetrinetta in sala riunioni con un piccolo cofanetto verde di porcellana, credo. Ritengo sia ideale per contenere le mie ceneri. È una aspirazione che piano piano troverò il coraggio di far uscire alla luce. Che detto di un mucchietto di ceneri non è appropriato. Posso tentare.... e se mi ribocciano? E se poi l'Accademia trasloca? E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No eh! essere spazzata via dall'Accademia no mai più!».
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