ROMA - È la vicenda che ha infiammato le ultime ore della campagna elettorale

Mercoledì 27 Luglio 2016
ROMA - È la vicenda che ha infiammato le ultime ore della campagna elettorale per il Campidoglio: le consulenze legali di Virginia Raggi per la Asl di Civitavecchia durante il suo mandato come consigliere comunale di Roma. A un mese dall'insediamento, la sindaca è indagata per falso ideologico dalla procura della Capitale, come atto dovuto, viene sottolineato. Gli accertamenti del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Francesco Dall'Olio sono praticamente alle battute finali.
Il fascicolo era stato aperto sulla base dell'esposto presentato dall'Associazione nazionale libertà e progresso (Anlep) - a firma del proprio vicepresidente, dirigente locale Pd - riguardo la presunta omissione di dichiarazione di incarichi e compensi da parte di Raggi. Si trattava dell'attività professionale in favore della Asl di Civitavecchia nel periodo in cui riceveva l'incarico di consigliere presso l'assemblea Capitolina di Roma Capitale. Venerdì scorso, con l'assistenza di un difensore, la sindaca è stata sentita in procura. Poi su Fb ha postato: «Ho chiarito ogni aspetto, ho piena fiducia nel lavoro della magistratura», noi continuiamo «a lavorare per la città».
Ieri, intanto, è scoppiata un'altra polemica. La notizia è che il Campidoglio assumerà a breve 1121 maestre precarie, ma mentre la sindaca Raggi si è intestata la vittoria, il Pd si è detto indisponibile a concederle l'incasso. E così dai dem è partito un fuoco di fila di dichiarazioni fortemente polemiche e tutte dello stesso tenore: le assunzioni sono frutto del lavoro del Pd e del governo, con il decreto sugli enti locali passato con il voto contrario dei suoi stessi colleghi grillini. La neo sindaca invece ha rivendicato di aver, appena entrata in Campidoglio, centrato un tale risultato. E si è presa il merito di avere «fatto pressione al governo e alla Madia affinché si trovasse in tempi brevi una soluzione per tutte quelle lavoratrici che da anni versano in una situazione di estrema difficoltà». Replica della ministra Madia: «Correttezza istituzionale vuole che un sindaco dica la verità. La sindaca Raggi sa perfettamente che se oggi le maestre possono essere assunte è grazie all'impegno del governo».

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