Riccardo Russo è un militante della Lega. È tesserato a Noale, dove abita.

Sabato 1 Ottobre 2016
Riccardo Russo è un militante della Lega. È tesserato a Noale, dove abita. Dunque siamo al paradosso di un leghista che potrebbe affondare un sindaco leghista. Tanto che se a pensar male qualche volta ci si azzecca il suo gesto può essere ispirato anche da "fuoco amico". Ieri il segretario provinciale della Lega di Venezia, Sergio Vallotto, ha opposto un deciso no-comment. «Non parlo, oggi non si fa nulla. Casomai deciderà il consiglio direttivo di Venezia». Certo è che la Lega padovana non starà con le mani in mano. Il segretario Andrea Ostellari: «Chiederemo la verifica di eventuali provvedimenti nei suoi confronti».
Bitonci proprio su questo aspetto si è detto «dispiaciuto che sia un militante a fare un'uscita fuori luogo, visto che ha condiviso fino a 48 ore fa l'attività del movimento, partecipando a tutte le manifestazioni. La sua lettera credo sia legata alle pressioni sul voto per il nuovo ospedale. Ci sono molti appetiti sul passaggio a Padova est contrastato dalle lobby che fanno pressione sui consiglieri. Fra l'altro le indagini della Finanza sull'area stanno andando verso un nulla di fatto. Mentre sui terreni abbiamo già lo svincolo dell'ipoteca da parte di una banca e l'altro arriverà fra una decina di giorni. Si va verso la firma Accordo».
«Dunque se il Pd spera che l'Amministrazione cada se ne faccia una ragione, ci saremo ancora per tre oppure otto anni e per ora nessuno dei consiglieri ha dichiarato di essere uscito dalla maggioranza. Non farò nessun passo indietro sulle opere pubbliche e i progetti dell'Amministrazione. Russo è andato al misto ma penso che già nei prossimi giorni confermerà che resterà in maggioranza e avrà qualcosa da dire al sindaco».
«Bitonci deve umiliarsi e aver il buon senso di dialogare con tutta la sua maggioranza». Il Pd torna alla carica. «Non può fare finta di niente - scandisce il segretario provinciale del Pd Massimo Bettin - o ritrova la serenità necessaria per mediare con gli alleati, oppure non ha senso la sua azione di governo. Noi siamo disposti a fare la nostra parte, anche dialogando con quelle forze di centrodestra che non sono più disponibili e seguire i diktat di un sindaco che ha perso il contatto con la realtà». «Non si può negare l'evidenza - gli fa da sponda il segretario cittadino dei Dem Antonio Bressa - il gesto di Russo è stato un segnale molto chiaro. Se Bitonci pensa di andare avanti come nulla fosse successo su progetti come lo stadio al Plebiscito o in nuovo ospedale, probabilmente ha fatto male i suoi calcoli».
In soccorso al sindaco arriva Elisabetta Beggio, consigliera della civica ed esponente del Movimento del Buonsenso. «Prendo fermamente le distanze da Russo. Penso che si stia lavorando bene, dalla patente a punti per i bar agli sgomberi dei campi rom. Dai nuovi padiglioni in fiera all'inaugurazione di scuole e parchi». Anche Paolo Rossi, il presidente di Aps, la partecipata più importante del Comune, si schiera. «Il sindaco è sempre molto disponibile al dialogo, non ho mai trovato ostacoli. Lo ritengo serio e gli dò la massima solidarietà».
Non la pensa proprio così il commissario straordinario di Forza Italia, Simone Furlan. «La politica è basata su democrazia e partecipazione. Bitonci ad esempio sull'ospedale ha cambiato programma senza condividerlo. Dunque se muta atteggiamento siamo disposti a ragionare con lui, diversamente credo che andrà a casa molto presto».
(ha collaborato Alberto Rodighiero)

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