Minacce anonime al sindaco di Livorno

Sabato 30 Luglio 2016
FIRENZE - A Enrico Rossi, esponente Pd, governatore della Toscana, l'altra sera alla festa dell'Unità a San Miniato (Pisa) è toccata una secchiata di letame lanciata da un imprenditore, dal trascorso storico a sinistra, che si sente danneggiato da una norma regionale. Giovanni Cialdini, il lanciatore, ha investito su un allevamento di ovini destinati alla macellazione islamica e la realizzazione del mattatoio con rito halal. Ma la legge regionale che impone limiti rigidi a questo genere di macellazioni lo ha spinto a criticare la politica regionale e locale, fino alla clamorosa protesta. «Ho chiesto la parola, volevo ricordare al presidente questo problema. Prevedevo che non mi avrebbero fatto parlare e mi sono munito di un secchio di merda di pecora. Pentito? Per niente», ha dichiarato.
Rossi si è immediatamente lavato e cambiato e poi ha proseguito l'incontro pubblico. Ma ha deciso di denunciare l'aggressore. «Bisognerebbe tutti fare uno sforzo per riportare i comportamenti in un alveo che non sia quello della violenza e del degrado», ha spiegato. Intanto Filippo Nogarin, sindaco M5s di Livorno strappata ai dem, ha ricevuto una lettera anonima che gli «consiglia» di aprire una discarica al centro di un lungo contenzioso. Altrimenti, diceva il messaggio 'firmato' da due proiettili photoshoppati, dovrà farlo il suo successore.

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