TREVISO - «Spero che i 40 magistrati, annunciati dal ministro Orlando arrivino subito e che, finalmente, si metta in piedi l'attesa task force per occuparsi delle banche». Così il presidente Luca Zaia ha commentato l'annunciato arrivo negli uffici giudiziari del Veneto di 40 nuovi magistrati che ne incrementeranno l'organico. «Speriamo vivamente che ci sia un gruppo di magistrati che si specializzi sulle problematiche degli istituti di credito - ha aggiunto Zaia -, in particolare relativamente alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca». A questo proposito Zaia ha annunciato che prenderà parte oggi a Vicenza all'incontro previsto con il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, al quale - ha annunciato - sottoporrà ancora il problema del tribunale di Bassano, che la Regione Veneto chiede sia riaperto. E un blitz è stato messo a segno in serata. Alcune persone, pare sei o sette di area antagonista, hanno utilizzato new-jersey in plastica per bloccare la circolazione attorno al nuovo palazzo di giustizia e poi hanno esposto striscioni e tracciato scritte sui muri del tribunale.
Il tutto mentre la Cgil si schiera contro la fusione tra le due ex Popolari venete. Per il segretario veneto Elena Di Gregorio e la leader del sindacato bancari, Chiara Canton, «al di là delle responsabilità di gestione che hanno riguardato le due Popolari, di tutte le omissioni che ci sono state negli anni e della scarsa vigilanza da parte degli organi preposti, è necessario che il governo centrale e le istituzioni regionali abbiano come obiettivo la messa in sicurezza del sistema bancario veneto e nazionale. Bisogna quindi uscire dai facili elementi di propaganda come quelli usati da molti politici locali a partire dal presidente Veneto, Luca Zaia, che hanno aperto una saga tutta localistica sulla grande banca del Veneto che oltre a non risolvere i problemi del credito rischierebbe di generare pesanti conseguenze su tutto il sistema».
Il tutto mentre la Cgil si schiera contro la fusione tra le due ex Popolari venete. Per il segretario veneto Elena Di Gregorio e la leader del sindacato bancari, Chiara Canton, «al di là delle responsabilità di gestione che hanno riguardato le due Popolari, di tutte le omissioni che ci sono state negli anni e della scarsa vigilanza da parte degli organi preposti, è necessario che il governo centrale e le istituzioni regionali abbiano come obiettivo la messa in sicurezza del sistema bancario veneto e nazionale. Bisogna quindi uscire dai facili elementi di propaganda come quelli usati da molti politici locali a partire dal presidente Veneto, Luca Zaia, che hanno aperto una saga tutta localistica sulla grande banca del Veneto che oltre a non risolvere i problemi del credito rischierebbe di generare pesanti conseguenze su tutto il sistema».
