Lula a giudizio: troveremo un altro candidato

Domenica 31 Luglio 2016
RIO DE JANEIRO - «Se l'obiettivo di tutto questo è impedire di candidarmi alle elezioni del 2018, non era necessario, troveremo un altro candidato più qualificato, queste provocazioni mi fanno il solletico».
Così l'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha commentato la notizia del suo rinvio a giudizio con l'accusa di aver tentato di comprare il silenzio dell'ex direttore del colosso petrolifero Petrobras, Nestor Cerverò, testimone chiave nello scandalo delle tangenti versate al Partito dei lavoratori, fondato da Lula.
L'ex presidente è in testa negli ultimi sondaggi per le presidenziali del 2018. I legali di Lula hanno assicurato che l'ex capo di stato proverà la sua innocenza. Insieme a Lula saranno processate altre sei persone (politici, imprenditori e banchieri), fra i quali l'ex numero uno di Btg, André Esteves.
La politica nazionale torna dunque in primissimo piano nel Paese sudamericano, che tra una settimana darà il via alle Olimpiadi a Rio de Janeiro, in attesa di conoscere anche il destino del suo capo di Stato in carica, Dilma Rousseff, sospesa dalle funzioni perché sottoposta a processo di impeachment.
Lula nel 2009 fece piangere lacrime di gioia a milioni di brasiliani conquistando le Olimpiadi di Rio, le prime in Sudamerica, imponendo il suo carisma a quelli di Juan Carlos di Spagna e di Barack Obama. Fra qualche giorno sul palco presidenziale siederà invece il capo di Stato ad interim Michel Temer, uno dei politici meno amati del Brasile.
L'ex presidente-operaio, eletto trionfalmente presidente nel 2003 e rimasto in carica fino al 2010, ancora molto popolare, è stato rinviato a giudizio dal giudice Ricardo Leite. In un dialogo registrato di nascosto dal figlio di Cerverò, l'ex capogruppo al Senato del Pt avrebbe a suo tempo cercato di convincere l'ex manager di Petrobras a non collaborare con la giustizia, offrendogli anche una via per uscire dal carcere. Finito a sua volta in manette, lo scorso novembre, Amaral ha poi detto ai magistrati di aver agito per conto di Lula e di Dilma. Intanto Lula si è visto imputare il tentativo di interferire nello svolgimento delle indagini.

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