Le coltellate al cuore e al polmone troppo violente

Venerdì 26 Agosto 2016
CATANIA - Un omicidio mascherato con un suicidio. Movente passionale. Per la Procura di Catania, Iorel Vlad, 50 anni, romeno, manovale, non avrebbe avuto la forza di infliggersi da solo una coltellata al cuore. E poi anche di estrarre l'arma. Per questo non si è creduto alla ricostruzione fornita dalla sua convivente, Florica Odica, 47 anni, sua connazionale, che è stata fermata per omicidio volontario. Eppure era stata lei stessa a chiamare il 118, invocando disperatamente aiuto perché il suo compagno si era ucciso davanti a lei.
La tragedia è avvenuta martedì fa nella frazione di Lineri a Misterbianco, dove la coppia viveva, ma la notizia è trapelata soltanto ieri. All'inizio i carabinieri sono intervenuti per un presunto suicidio, ma le indagini hanno puntato subito sul delitto volontario. Il suicidio non ha convinto neppure il medico legale: la ferita è profonda, la lama ha trapassato un polmone e il cuore, con una violenza tale da potere ritenere impraticabile il suicidio. E l'arma è stata anche estratta.
La donna, davanti alle contestazioni delle incongruenze nella sua ricostruzione, non ha cambiato tesi: era tornata a casa e avevano avuto una lite passionale, 'incendiata' anche, pare, dall'abuso nell'assunzione di alcool da parte della coppia. Lui avrebbe avuto una relazione e lei voleva lasciarlo, e per dimostrarle che era innocente e autopunirsi si sarebbe suicidato con l'arma che aveva preso dal tavolo della cucina. La ricostruzione dei carabinieri è diversa: la donna avrebbe scoperto una relazione 'clandestina' del suo compagno.

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