La procura di Rieti apre un'inchiesta giudiziaria per disastro colposo, nel mirino

Venerdì 26 Agosto 2016
La procura di Rieti apre un'inchiesta giudiziaria per disastro colposo, nel mirino anche la storia della scuola Capranica di Amatrice crollata malgrado i lavori di messa in sicurezza effettuati con i fondi post sisma 2009. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ribatte: mi costituirò parte lesa per quella scuola, voglio capire come sia potuto succedere, spero solo di recuperare tutti i progetti tra le macerie del municipio crollato.
TORNA LA PAURA
Ma ieri è tornata la paura, perché la terra ha tremato ancora. Siamo a piazza Sagnotti, dove tre case sono state sventrate e un palazzo è pericolante, alle 14.36, i muri ancora in piedi oscillano, chi sta facendo le riprese scappa verso il centro della piazza, tra gli alberi e le panchine dove ci sono alcuni degli abitanti di Amatrice che hanno perso tutto. Si sente il rumore di una parte del balcone del palazzo che cede, a poche centinaia di metri crolli anche a corso Umberto, dove va giù un edificio di fronte alla chiesa di Sant'Agostino. Per pochi minuti viene evacuato anche il palasport, vicino al centro operativo della protezione civile, usato per dare assistenza agli sfollati. Magnitudo 4,3. Amatrice e gli altri comuni colpiti dal terremoto rivivono il ricordo terribile di ciò che è successo alle 3.36 del 24 agosto.
IL BILANCIO
L'ultimo bilancio sulle vittime è drammatico, rischia di superare quello spaventoso del sisma dell'Aquila: in totale 250 morti. È un dato però che non registra tutte le vittime, visto che solo ad Amatrice ieri sera ne erano state contate 205, ad Accumoli 11 e nei paesi delle Marche 46. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, tornato ad Amatrice, spiega: «Temo che le vittime aumenteranno e non di poco». Si ridimensiona il dato che riguarda l'Hotel Roma, uno dei simboli di Amatrice: inizialmente si era parlato di 70 dispersi, poi il numero degli ospiti è stato ridimensionato a 30, molti però sono riusciti a fuggire in tempo: i cadaveri trovati sono sette. In tutta Amatrice i dispersi sono ancora una dozzina, mentre anche ieri, fino a tardi, sono continuate le ricerche disperate, con i cani, nella speranza di ritrovare ancora persone vive sotto le macerie.
SALVATAGGI
Da quando si è messa in moto la macchina dei soccorsi, ci sono stati 215 salvataggi. Il sindaco di Amatrice aveva espresso preoccupazione sulla tenuta della diga di Scandarello, ma il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha rassicurato: «L'Enel ha svolto i controlli, sarà solo abbassato il livello dell'acqua».
Ma se gli abitanti di Amatrice ripetono che i soccorsi sono stati tempestivi, che in una tragedia del genere di più non si poteva fare, se Curcio avverte che ora bisogna razionalizzare le forze in campo perché una risposta tanto generosa da tutto il Paese rischia di ingolfare la macchina degli aiuti nelle zone colpite dal terremoto, ora ci si chiede come sia stato possibile che una scuola - la Capranica - ristrutturata con i fondi stanziati dopo il terremoto del 2009, che dovevano servire a renderla sicura anche in caso di sisma, sia crollata.
L'INCHIESTA
Furono spesi 700mila euro per i lavori. La stessa domanda che viene rilanciata ad Accumoli, dove ha ceduto il campanile. Il reato ipotizzato contro ignoti è di disastro colposo, l'inchiesta è guidata dal procuratore di Rieti, Giuseppe Saieva, che l'altro giorno aveva svolto un primo sopralluogo ad Amatrice, dove c'era anche da velocizzare, per quanto possibile, le operazioni di riconoscimento delle salme, ospitate in alcune tende refrigerate vicino a un istituto religioso, in modo da poterle trasportarle in un hangar a Rieti. Ma anche abitazioni private, in cui erano stati realizzati interventi per rispettare le norme anti sismiche dopo il terremoto del 2009, sono crollate, ad esempio in piazza Sagnotti. «Ma sul caso della scuola Capranica io mi presenterò come parte lesa», avverte il sindaco Pirozzi. C'è poi il tema dei fondi che erano stati messi a disposizione dallo Stato, nel 2011, proprio per l'edilizia privata, sempre dopo il terremoto dell'Aquila. Nella zona di Amatrice si potevano spendere fino a 4 milioni di euro, ma Fabio Refrigeri, assessore alla Casa della Regione, non si sente di indicare responsabilità all'amministrazione comunale: «Era un meccanismo complesso e spesso i privati hanno prima fatto richiesta, ma poi, poiché dovevano usare risorse proprie per una parte consistente degli interventi, si sono tirati indietro».
GLI SCIACALLI
Soccorritori e forze dell'ordine segnalano intanto il moltiplicarsi di episodi di sciacallaggio nel comune di Arquata, e in particolare nella frazione di Pescara del Tronto spazzata via dal terremoto. Secondo i soccorritori si sono verificati episodi di sciacallaggio già nel corso della prima notte del sisma. Ieri i carabinieri hanno intensificato i controlli in tutta l'area e la polizia è dispiegata a fare un cordone di sicurezza attorno alle macerie, dopo che in diversi casi - riferisce Aleandro Pertrucci, sindaco di Arquata - si sono presentate persone estranee al paese, che vengono dicendo di voler aiutare la popolazione e i soccorritori, ma in realtà sarebbero sciacalli, intenzionati a introdursi nelle abitazioni alla ricerca di oggetti di valore.
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