La prima emergenza è ormai alle spalle, ora il problema sono le centinaia di

Sabato 27 Agosto 2016
La prima emergenza è ormai alle spalle, ora il problema sono le centinaia di sfollati, la gente dei paesi lacerata negli affetti e lacerata nelle proprie abitudini, nella quotidianità forse monotona e silenziosa ma che un beffardo schiaffo della natura ha improvvisamente e brutalmente rivalutato facendone comprendere il sapore e l'importanza per i singoli e le comunità.
All'impegno delle coraggiose squadre di vigili del fuoco e della Protezione civile, della Croce rossa, del Soccorso alpino, dei carabinieri, della polizia, si affianca l'ora dell'assistenza, della solidarietà del supporto: altri specialisti, altri volontari, altri tormenti. Ed è ora che si misura anche la vicinanza di quel «Paese unito» a cui faceva riferimento e appello il premier Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri di giovedì.
Il Nordest risponde con tante, tantissime iniziative in aiuto alle popolazioni colpite dal sisma. Il Nordest che non si tira indietro, memore e spesso con le ferite ancora aperte dei propri di tormenti. Risponde dalle rive del Garda a Udine, dalle Dolomiti al Polesine, passando per il litorale veneziano e la città del Santo.
Proprio a Padova l'Università ha deciso di devolvere alle genti martoriate dal terremoto l'intero incasso ricavato dalle visite all'Orto Botanico, patrimonio mondiale Unesco, questo per due settimane, a partire da martedì 30 agosto. Da parte sua la Croce Verde Padova si è mobilitata con Roberto Roman e Aldo Rampone, partiti ieri mattina alla volta di Amatrice: portano a destinazione una roulotte che ospiterà una famiglia la cui abitazione è stata distrutta dal terremoto. Sempre a Padova tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20, in via Cremona 1/B presso il ritrovo "il Bivacco", ha luogo una raccolta di acqua, prodotti per l'igiene, vestiti, biancheria, coperte, cibo in scatola e altri alimenti a lunga conservazione per gli sfollati; la raccolta è organizzata dal gruppo di protezione civile "La Salamandra", i cui volontari sono già operativi ad Amatrice.
Capi d'abbigliamento, scarpe, pannolini, prodotti per l'igiene personale sono tra i materiali che la Croce Rossa di Udine raccoglierà da oggi fino al 10 settembre.
A mobilitarsi è anche il mondo dello sport. Così i tifosi della Curva Sud Vicenza 1902 domani sera nella partita di debutto contro il Carpi e nella successiva gara casalinga contro il Bari si sono organizzati per raccogliere fondi al Menti, denaro che sarà consegnato alla tifoseria gemellata dell'Ascoli incaricata di devolverlo per gli abitanti dei paesi distrutti dal sisma.
Già partiti per Amatrice invece gli oltre 1.200 euro raccolti fra i partecipanti al Summer Party di Cortina d'Ampezzo che si è svolto proprio nella giornata del sisma appenninico. E sempre dalla montagna bellunese arriva un bell'esempio di altruismo da parte di un assessore comunale di Auronzo che ha deciso di devolvere fino alla fine dell'anno la propria indennità a favore dei Comuni terremotati: «Speriamo che questo piccolo gesto possa sommarsi ad altri, tanti, piccoli gesti dei miei colleghi in Veneto e in Italia e contribuire ad alleviare le sofferenze di chi ha perso tutto» dice Lorenzo De Martin "Pinela".
Da Venezia rimbalza invece la raccolta fondi organizzata dai campioni del remo che fra pochi giorni si sfideranno nelle tradizionali gare nell'ambito della Regata Storica.
E il «Paese unito» chiesto da Renzi, a Pordenone si concretizza con un'inedita consonanza fra impresa e sindacati: Unindustria con Cgil, Cisl e Uil ha organizzato un tavolo per definire iniziative di solidarietà comuni per i terremotati.
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