La casa del futuro: verde e tecnologia con capitali russi e creatività veneziana

Martedì 5 Luglio 2016 di Presentato allo Iuav il "Green smart village" di Kazan, nel Tatarstan Una proposta per esportare abitazioni e arredi progettati in Italia
Vivere in una casa interamente costruita in legno trattato con nanotecnologie per renderlo ignifugo, in grado di percepire le emozioni degli abitanti attraverso un braccialetto e di pilotare il sistema di guida domotica automatica: se si è arrabbiati le luci diventano blu o verde e si diffonde una musica rilassante; al contrario se si è depressi le luci sono sui toni dell'arancione e le musiche molto più allegre. Sembra un sogno, ma il "Green smart village" è una realtà nella Federazione Russa. A due passi da Kazan, capitale del Tartarstan, uno dei principali motori economici della Russia, è nata in soli tre anni Innopolis, una "città intelligente a misura d'uomo", in un ambiente urbano in grado di agire attivamente per conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie anche all'impiego diffuso e innovativo delle ICT (Tecnologie per l'Informazione e la Comunicazione), in particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica, oltre che con una particolare attenzione ai bisogni delle persone, di gestione oculata delle risorse, di sviluppo sostenibile e di sostenibilità economica.
Il progetto delle Green smart city è stato presentato ieri a Venezia, nell'ambito dei worshop Wave allo Iuav, dal professore Franco Grossi, docente nell'università statale di Kazan (la seconda, per importanza nella Federazione Russa dopo quella di Mosca), e da suoi sei studenti e oggi sarà proposto alla Biennale Architettura. «La questione centrale nell'affrontare la realizzazione di "Città intelligenti" - ha spiegato Grossi - non è tanto nella tecnica, che è oramai acquisita, ma nel finanziamento. E questo la rende attualmente di difficile realizzazione in Italia. In Russia è invece possibile, ma manca la creatività e la fantasia. La mia idea è perciò quella di creare una cooperazione tra Italia e Russia per progettare abitazioni e arredi interni da portare nell'est e nella Confederazione Shanghai Cooperation Organization (SCO). Ho già parlato del progetto al governatore della Regione Veneto Zaia che ne è stato entusiasta e mi ha immediatamente messo in contatto con l'assessore alla mobilità e infrastrutture Cristano Carrer. Ugualmente abbiamo effettuato un accordo tra lo Iuav e l'università di Kazan per realizzare progetti con prodotti veneti».
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