Al "Mapei" il Sassuolo batte tutti, ha perso solo (a tavolino) con il Pescara, l'Udinese comunque meritava il punto, occasioni alla mano, con due traverse finali. Si sveglia tardi, regala un tempo.
I 200 dalla curva friulana gratificano di cori anche Iachini, accolto molto bene: sono loro i veri vincitori del pomeriggio emiliano. Kums libera un cross di Biondini, Danilo e Felipe controllano Defrel, convertito da Di Francesco in centravanti, 7 gol in 9 partite, Europa compresa. Sorprende la rinuncia a Duvan Zapata, è turnover, ma de Paul, Penaranda e Thereau combinano poco. A 19 anni, il venezuelano Adalberto Penaranda, in prestito dal Watford, è mobile quanto fumoso, ma certamente ha numeri.
La partita non decolla, il ritmo è basso, complice il caldo. I neroverdi hanno l'abitudine di arrivare sul fondo, l'Udinese inizialmente difende bene. De Paul sta addosso a Magnanelli, impedendogli di costruire gioco. La diga vacilla dopo la mezz'ora: sul cross di Ragusa, Ali Adnan non copre (aveva procurato il rigore, dubbio, valso il 2-2 per la Fiorentina), ma Politano calcia addosso a Karnezis che respinge. Il gol arriva su sfondamento dalla destra di Pol Lirola, spagnolo in prestito dalla Juve: sorprende Ali Adnan, il portiere e Danilo sono in vantaggio, ma Defrel come un rapace anticipa entrambi. È la fase offensiva bianconera a non funzionare, in questo Iachini conferma i limiti visti a Palermo. Quando deve fare la partita, fatica, andrà appena meglio togliendo de Paul per Zapata. Passa al 4-3-3, con il colombiano a sinistra e poi al centro. Il vantaggio galvanizza i modenesi, Ali non trova la posizione, su cross di Ragusa Lirola gira in acrobazia e Karnezis effettua la seconda parata. Qui l'Udinese aveva vinto, nel primo anno di Serie A del Sassuolo, con i miracoli di Brkic, da allora il trend si è rovesciato e l'unico tiro del primo tempo è il destro troppo incrociato di Penaranda.
Subentra sfiducia, nell'avvio di ripresa bianconero, con errori di misura e giro palla sterile. La manovra friulana è fin troppo elementare. Qualche chance arriva da angolo, Danilo gira fuori. L'unica amnesia di Peluso è sprecata da Kone. Meno eusebismi, stavolta, per Di Francesco, le accelerazioni si diradano, comunque lo scambio Politano-Peluso porta Defrel a sfiorare il raddoppio. Sull'altro fronte Kone da fuori induce Consigli alla prima parata. Per l'ultimo quarto d'ora c'è anche Ewandro, due occasioni capitano a Iemmello, centravanti subentrato nel Sassuolo, arrivato dal Foggia, Lega Pro.
Il finale è tutto dell'Udinese, con il salvataggio di Acerbi su Zapata. E poi le due traverse: Perica conclude di potenza, Antei devia sulla trasversale e Peluso chiude su Kone; Felipe in acrobazia la centra in pieno. È netto, invece, il fallo di Perica su Peluso, senza il quale Herteaux non avrebbe segnato: il gol del pareggio è giustamente annullato. Era destino che non entrasse.
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I 200 dalla curva friulana gratificano di cori anche Iachini, accolto molto bene: sono loro i veri vincitori del pomeriggio emiliano. Kums libera un cross di Biondini, Danilo e Felipe controllano Defrel, convertito da Di Francesco in centravanti, 7 gol in 9 partite, Europa compresa. Sorprende la rinuncia a Duvan Zapata, è turnover, ma de Paul, Penaranda e Thereau combinano poco. A 19 anni, il venezuelano Adalberto Penaranda, in prestito dal Watford, è mobile quanto fumoso, ma certamente ha numeri.
La partita non decolla, il ritmo è basso, complice il caldo. I neroverdi hanno l'abitudine di arrivare sul fondo, l'Udinese inizialmente difende bene. De Paul sta addosso a Magnanelli, impedendogli di costruire gioco. La diga vacilla dopo la mezz'ora: sul cross di Ragusa, Ali Adnan non copre (aveva procurato il rigore, dubbio, valso il 2-2 per la Fiorentina), ma Politano calcia addosso a Karnezis che respinge. Il gol arriva su sfondamento dalla destra di Pol Lirola, spagnolo in prestito dalla Juve: sorprende Ali Adnan, il portiere e Danilo sono in vantaggio, ma Defrel come un rapace anticipa entrambi. È la fase offensiva bianconera a non funzionare, in questo Iachini conferma i limiti visti a Palermo. Quando deve fare la partita, fatica, andrà appena meglio togliendo de Paul per Zapata. Passa al 4-3-3, con il colombiano a sinistra e poi al centro. Il vantaggio galvanizza i modenesi, Ali non trova la posizione, su cross di Ragusa Lirola gira in acrobazia e Karnezis effettua la seconda parata. Qui l'Udinese aveva vinto, nel primo anno di Serie A del Sassuolo, con i miracoli di Brkic, da allora il trend si è rovesciato e l'unico tiro del primo tempo è il destro troppo incrociato di Penaranda.
Subentra sfiducia, nell'avvio di ripresa bianconero, con errori di misura e giro palla sterile. La manovra friulana è fin troppo elementare. Qualche chance arriva da angolo, Danilo gira fuori. L'unica amnesia di Peluso è sprecata da Kone. Meno eusebismi, stavolta, per Di Francesco, le accelerazioni si diradano, comunque lo scambio Politano-Peluso porta Defrel a sfiorare il raddoppio. Sull'altro fronte Kone da fuori induce Consigli alla prima parata. Per l'ultimo quarto d'ora c'è anche Ewandro, due occasioni capitano a Iemmello, centravanti subentrato nel Sassuolo, arrivato dal Foggia, Lega Pro.
Il finale è tutto dell'Udinese, con il salvataggio di Acerbi su Zapata. E poi le due traverse: Perica conclude di potenza, Antei devia sulla trasversale e Peluso chiude su Kone; Felipe in acrobazia la centra in pieno. È netto, invece, il fallo di Perica su Peluso, senza il quale Herteaux non avrebbe segnato: il gol del pareggio è giustamente annullato. Era destino che non entrasse.
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