L'Inghilterra vince la serie dei test in Australia. È per ora l'evento dell'anno.

Lunedì 27 Giugno 2016
L'Inghilterra vince la serie dei test in Australia. È per ora l'evento dell'anno. Mai successo nella storia inglese. Mentre i Canguri un rovescio simile non lo subivano dal 1971, ad opera del Sudafrica. Una tripletta che potrebbe rappresentare il detonatore di una svolta nei rapporti di forza tra i due emisferi, tenuto conto anche del test-match vinto a sorpresa dall'Irlanda in Sudafrica.
La squadra di Eddie Jones non smette di stupire: 8 vittorie in altrettante partite. Grande slam nel Sei Nazioni e ora in Australia con i vicecampioni del mondo. Adesso i numeri due nel ranking mondiale sono proprio i bianchi della Rosa, alle spalle degli All Blacks. Ed è convinzione diffusa che Jones debba ancora far vedere il meglio. Il maestro (ex allenatore dei Wallabies) ha dato una lezione all'allievo Michael Cheika. Molto più fluido e spumeggiante il movimento offensivo dell'allievo, più semplice, astuto ed efficace quello del suo mentore.
Gli inglesi hanno sbalordito nelle prime due partite per la capacità di vincere senza palla e persino senza territorio a dimostrazione che il rugby prima di uno sport di passaggi è uno sport d'intelligenza. A Brisbane nel primo test (28-39) hanno avuto appena il 27% di possesso, in quello successivo a Melbourne (7-23) il 29% con valori analoghi di territorio. I Wallabies hanno illuminato la notte con 223 passaggi contro appena 57 dell'Inghilterra.
Eppure a spuntarla è stata la difesa, affidata alle cure di Paul Gustard, ex tecnico dei Saracens: sincronia nel movimento di linea e basso consumo di giocatori nelle ruck. Ed è qui, nel gioco a terra, che hanno fatto saltare il sistema australiano costruito sulla velocità delle liberazioni del pallone. Stavolta i Canguri si sono trovati respinti nel proprio campo da placcaggi offensivi ribaltanti e a due, con i sostegni inglesi rapidi nel portarsi sopra la palla obbligando gli avversari a "pulizie" complicate nei raggruppamenti che hanno dato tempo alla difesa di ripiazzarsi e di affrontare una linea d'attacco spesso rallentata.
Ma prima ancora della difesa a incidere è stata la mischia, specie la prima linea, con i piloni Mako Vunipola e Cole che si sono vendicati dell'umiliazione subita contro il pack australiano ai Mondiali. Oltre che formidabili nell'ingaggio si sono dimostrati complementari nel gioco: Vunipola, come il fratello Billy, nel portare avanti la palla, Cole nel lavoro di pulizia.
Jones non ha ancora messo mano alle strutture d'attacco per le quali è maestro riconosciuto. Si sta concentrando sui fondamentali, sulla mentalità vincente e sulla disciplina. Per ora si accontenta di mete con movimenti semplici, in sfondamento, con partenza da mischia a cinque, su assist al piede o su intercetto. Conquista punizioni sull'avanzamento del maul e con la mischia ordinata. Ma rispetto alla settimana prima, sabato a Sydney (40-44) si sono già visti un po' più di iniziativa e di possesso. Verrà il momento anche del gioco di passaggi: sarà sviluppato e collocato nel sistema generale. Ecco perché la sfida della Rosa sembra puntare molto in alto. Forse addirittura all'olimpo degli All Blacks.
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