Il vento "spinge" la musica fino alle porte di Carbonera

Domenica 4 Settembre 2016 di Eco e rumori dell'evento avvertiti a chilometri di distanza Grigoletto: «Ma lo staff ha rispettato le norme alla lettera»
Potenza del rock, colpa dei decibel o forse di correnti d'aria malandrine: per colpa di uno di questi motivi oppure per un mix che li comprende tutti, venerdì notte più di un trevigiano è andato a letto cullato, per modo di dire, dalle note sparate dell'Home festival. C'è chi, a Santa Bona, San Pelajo ma anche a ridosso del centro storico non è riuscito a chiudere occhio. Perfino a Carbonera, con le finestre aperte, sono arrivati gli echi del grande evento che sta attirando ogni sera all'ex dogana decine di migliaia di giovani e di appassionati. La musica, fino a tarda notte, è stata sentita in tanti punti della città. E non tutti hanno gradito. Qualcuno ha anche chiamato il 113 sentendosi rispondere che bisognava avere pazienza e che l'Home ha avuto una deroga per i suoi spettacoli fino alle tre del mattino. Inevitabili le polemiche, le prime in assoluto per la rassegna di quest'anno.
Ma la parola "deroga" fa andare su tutte le furie Paolo Camolei, assessore alle Attività produttive, e autore del nuovo "Regolamento Rumore" che sulla carta avrebbe dovuto mettere una pietra sopra a tutte le discussione legate all'eccessivo uso di decibel. «Non c'è nessuna deroga per il semplice fatto che il nuovo regolamento non ne prevede più -spiega- In passato se ne facevano ritagliate su misura per ogni singolo evento. Ora non più. Tutte le manifestazioni che presentano certe caratteristiche godono delle medesime regole». E per l'Home le direttive sono chiare: fino a mezzanotte il limite massimo dei decibel prodotti dai concerti è stato fissato a 75. Da mezzanotte alle tre fine della musica all'aperto, ma si può continuare a suonare sotto i tendoni tarandosi però sulle soglie massime previste per ogni singolo settore della città, in questo caso 55 decibel.
«Gli organizzatori ci hanno garantito il rispetto dei limiti -dice Camolei- e non abbiamo alcun motivo per non crederci. Poi i controlli spettano agli organismi preposti come l'Arpav. È vero che la musica si è sentita anche in punti della città molto distanti dall'Home. Sinceramente questo può avere varie spiegazioni: dal posizionamento di microfoni e ripetitori, al vento. E comunque una cosa possiamo dirla: ci sono regole e limiti che tutti devono rispettare e su questo non si discute. Poi, per due sere l'anno, si può avere un po' di pazienza anche se ci rendiamo perfettamente conto dei disagi e faremo di tutto per limitarli. Ma l'Home rimane una manifestazione in cui crediamo molto anche sotto il profilo dello sviluppo turistico».(((caliap)))

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