CITTÀ DEL VATICANO - Non li vuole lasciare soli. Li vuole abbracciare. Li vuole seguire da vicino, anche quando arriverà l'inverno e il freddo delle montagne si farà intenso e i riflettori sulla tragedia si saranno forse attenutati se non spenti. «Vi verrò a trovare presto» promette Papa Francesco. È più di una promessa, è un impegno morale. Non appena le condizioni legate all'emergenza lo consentiranno prenderà la sua Ford Focus targata SV1, accompagnato da un paio di gendarmi e da un segretario, e da Santa Marta si dirigerà verso i campi degli sfollati. Arquata, Amatrice, Sant'Angelo, Pescara del Tronto, Accumoli. La lista dei paesini rasi al suolo dal sisma è lunga ma Bergoglio la conosce bene. Lo hanno informato le suore che aveva visitato ad agosto nel reatino, i vescovi di Rieti e di Ascoli Piceno, la squadra dei gendarmi che ha mandato in loco, assieme ai vigili del fuoco vaticani. «Cari fratelli e sorelle - ha detto ieri all'Angelus - desidero rinnovare la mia vicinanza spirituale agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell'Umbria duramente colpiti dal terremoto. Appena possibile anch'io spero di venire a trovarvi».
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".