"Gara degli aghi" punito il primario che fece denuncia

Martedì 27 Settembre 2016
VICENZA – La gara a colpi di aghi e di cannule sui corpi dei pazienti del pronto soccorso dell'ospedale San Bortolo di Vicenza alla fine ha fatto una vittima illustre, il primario che aveva denunciato lo sconcertante episodio che aveva colpito l'opinione pubblica. Il dottor Vincenzo Riboni è stato sospeso dall'incarico e dallo stipendio per dieci giorni, fino al 2 ottobre, perché nella denuncia che aveva generato l'inchiesta interna avrebbe riferito fatti e circostanze smentite da una registrazione presentata dagli infermieri.
Il sindacato Nursind, quando si diffuse la notizia di provvedimenti nei confronti degli operatori sanitari che tenevano il conto di chi infilava la cannula più grossa, aveva presentato una denuncia. Allegando una registrazione del colloquio del primario con le persone coinvolte nel gruppo whatsapp “Gli amici di Maria”. Nessuno di loro aveva ammesso l'esistenza della gara, dicendo che si trattava di una goliardata. Furono sanzionati solo per l'uso improprio del cellulare di servizio.
Ora a pagare il primario, che sarebbe anche stato consigliato di usufruire di tutti i giorni arretrati di ferie prima della pensione. La direzione dell'Ulss 6 ha diffuso un comunicato: “l'azienda ha aperto un procedimento senza alcun intento di tipo punitivo, ma come atto dovuto. Ne è seguita un'indagine interna durante la quale è stato appurato che effettivamente il dottor Riboni ha prodotto delle dichiarazioni non veritiere nell'ambito di un procedimento interno ufficiale, comportamento scorretto e lesivo che è stato sanzionato”. Immediata interpellanza della consigliera regionale Cinquestelle, Patrizia Bertelle: “Il primario è vittima di una profonda ingiustizia e di una situazione grottesca”.G.P.

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