Flessibilità per l'emergenza, scontro in vista con la Ue

Martedì 30 Agosto 2016
BRUXELLES - L'Italia e la Commissione rischiano di andare allo scontro sulla flessibilità di bilancio per finanziare «Casa Italia», dopo che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ieri ha annunciato l'intenzione di muoversi unilateralmente, malgrado le possibili obiezioni dell'esecutivo comunitario sull'esclusione dal Patto di Stabilità di un progetto da decine di miliardi destinato alla prevenzione sismica e alla messa in sicurezza di tutto il paese. «All'Europa diciamo che quello che serve per questo piano lo prendiamo. Punto», ha avvertito Renzi al TG1, nel momento in cui la Commissione appare orientata a negare un'eventuale richiesta dell'Italia di flessibilità per «Casa Italia».
La posizione ufficiale dell'esecutivo comunitario non è ancora formalizzata, in attesa che il governo presenti il progetto in tutti i suoi dettagli. «Non facciamo commenti su un piano che non ci è ancora arrivato», ha detto una portavoce della Commissione. Ma diverse fonti sottolineano che, se il Patto di Stabilità prevede sconti per rispondere ai danni immediati provocati dalle catastrofi naturali, non ci sono eccezioni per interventi strutturali in tutto il paese. Un piano di messa di sicurezza dell'Italia «non è una misura una tantum, fuori dal controllo del governo», spiega un funzionario: «in altri paesi hanno messo in sicurezza immobili per far fronte ad eventi naturali senza chiedere flessibilità di bilancio». A Bruxelles vengono citati i casi di Olanda, Belgio, Francia e Germania che hanno rafforzato la resilienza «a inondazioni e alluvioni» senza invocare sconti ai limiti del Patto. I paletti per la flessibilità post-terremoto sono destinati a complicare le trattative tra Roma e Bruxelles, nel momento in cui il governo sta preparando la Legge di Bilancio per il prossimo anno. L'Italia è sotto osservazione: la Commissione darà un nuovo giudizio sul rispetto della regola del debito sulla base delle cifre che dovranno essere comunicate entro il 15 ottobre. L'Italia è già considerata al limite di quanto consentito, ma l'aggiornamento del Documento di Economia e Finanza potrebbe mostrare un debito in salita e allungare i tempi per arrivare al pareggio di bilancio.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci