«Fase dell'emergenza finita» stop assoluto all'invio di aiuti

Sabato 27 Agosto 2016
ROMA - La fase dell'emergenza è terminata «egregiamente: forse per la prima volta nella storia della Repubblica un evento del genere non ha generato polemiche sui soccorsi», sui quali «non c'è nessuna ombra». Ora però è il momento di concentrarsi «sugli interventi che saranno necessari in futuro» per Accumoli e Amatrice, i due Comuni del Lazio semidistrutti dal terremoto: si aprirà la fase «della ripresa della vita». A fare una sintesi della situazione post-sisma, dopo un vertice alla prefettura di Rieti, è stato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Al tavolo anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e le autorità locali: insieme hanno deciso lo «stop assoluto» all'invio di nuovi generi di prima necessità nei due Comuni. Nessun limite invece agli aiuti economici, con la raccomandazione però di utilizzare solo canali ufficiali. Con un quadro che si fa ogni giorno più chiaro si iniziano a mettere nuovi punti fermi alla macchina dei soccorsi. Le operazioni saranno coordinate da un Centro allestito all'aeroporto di Rieti, dove peraltro stanno confluendo già dalla scorsa notte le salme delle vittime, conservate in container refrigerati.
Le attività logistiche e di comunicazione potranno essere svolte anche nella sede reatina di Porta Futuro (il centro regionale per l'impiego), dotata di pc e connessione veloce, messa a disposizione dal vicepresidente della Regione, Massimiliano Smeriglio, su richiesta del sindaco Simone Petrangeli. Per i sopravvissuti, invece, la Regione ha deciso di portare a cinque i suoi campi di accoglienza: ai tre già presenti ad Amatrice, Accumoli e Illica se ne aggiungono dunque altri due nelle frazioni amatriciane di Scai e Sommati, rispettivamente da 100 e 70 assistiti. In totale, dunque, i campi regionali, grazie al lavoro di 423 volontari, stanno assistendo circa 585 persone. Ad Amatrice, inoltre, la Regione Lazio installerà un ospedale da campo: vi lavoreranno i medici del nosocomio locale, il 'Grifoni', totalmente inagibile. Qui confluirà anche personale del 'De Lellis' di Rieti, che nelle ultime 48 ore ha lavorato a ritmi forsennati. Problemi nell'immediato non mancano. «Sono preoccupato - ha detto il governatore Zingaretti - per la viabilità che è stata duramente colpita ma che rischia di peggiorare. I militari stanno puntellando tutte le zone a rischio- frane che possono peggiorare la situazione delle strade».

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