Ecco il primo vaporetto ad idrogeno

Sabato 7 Marzo 2015
Un vaporetto ibrido ed ecologico, per metà a idrogeno e per metà elettrico che partirà dall'aeroporto di Venezia per attraversare il centro storico lagunare fino all'isola del Lido. È questo il battello del futuro e la realizzazione del primo esemplare è curata da un raggruppamento di imprese denominato «Hydrogen Park Green Water Mobility», che ha come capofila la veneziana Alilaguna e comprende il cantiere nautico Vizianello e la start-up EconBoard. L'apporto tecnologico è fornito da Enel Distribuzione per le infrastrutture della movimentazione elettrica, e da Dolomitech, azienda trentina produttrice degli autobus a idrogeno utilizzati ai mondiali di sci nordico tenutisi in Val di Fiemme nel 2013. Il battello, esteticamente identico ad un mezzo Alilaguna, è già un prototipo che si prevede di mettere in acqua il prossimo ottobre, in occasione dell'ultima sessione dell'Expo 2015. Il mezzo a basso impatto ambientale e acustico è stato presentato ieri mattina al "Green Mobility Show", alla stazione marittima di Venezia e costa circa un milione e mezzo di euro, ma quasi un milione arriva dai finanziamenti regionali al progetto HEPIC - Hydrogen Electric Passenger Venice Boat - per la progettazione e realizzazione del nuovo mezzo nautico. Per ricaricare il vaporetto ibrido si è già pensato a due colonnine «distributori» in aeroporto e sulle rive marciane.
«A fine 2014 abbiamo avuto il finanziamento e siamo partiti - ha spiegato Michela Coletto, presidente di Hydrogen Park e Responsabile Enel Affari Istituzionali Italia Area Nordest - ora chiediamo anche alla Pubblica Amministrazione di adeguare la normativa sull'uso dell'idrogeno nel trasporto acqueo in modo da dare prospettive certe allo sviluppo di queste tecnologie».
«Il serbatoio del nuovo mezzo conterrà circa 20 chili di idrogeno - ha precisato Paolo Delzanno, amministratore unico di Dolomitech - avrà un'autonomia di 8/9 ore di navigazione».
«A Venezia come in nessun'altro luogo al mondo il battello a idrogeno sarà sottoposto a fermate e continue sollecitazioni - spiega Mario Damiani di Confindustria Venezia - di conseguenza, diventando operativo e superando il »test" lagunare potrebbe tranquillamente esser utilizzato ovunque".

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