Dylan Dog, i tre decenni dell'indagatore horror

Lunedì 26 Settembre 2016
Angelo Stano e Tiziano Sclavi si conobbero nell'ambiente della redazione Bonelli, e quest'ultimo, lo sceneggiatore, convinse quello che definiva un artista prestato al fumetto a entrare nella squadra di matite del suo Dylan Dog. La prima storia dell'Indagatore dell'Incubo, ispirato fisiognomicamente alla figura dell'attore Rupert Everett, esordì il 26 settembre del 1986 e dunque festeggia trent'anni di successo per un'opera che ha contribuito fortemente all'elevazione dello status mediatico del fumetto, non più solo a consumo popolare.
Il primo fumetto horror della Sergio Bonelli ha venduto una quantità di copie tale da eguagliare quella di Tex in quarant'anni. I principali compendi di fumettistica riconoscono a Stano l'operazione colta di aver portato nelle tavole di un fumetto l'universo estetico, originale e inquietante di Egon Schiele, maestro della pittura espressionista. L'immaginario e la poetica di Schiele applicata ai morti viventi contro cui lotta Dylan Dog, che non smette di porsi dei dubbi e farsi delle domande destabilizzando il lettore.
Il connubio e la sintonia fra lo scrittore e il disegnatore sono stati l'elemento decisivo nella capacità con un costante richiamo alla letteratura, dal romanzo cavalleresco al gotico classico, e al cinema di riaccendere alcuni luoghi comuni dell'immaginario di massa. Sclavi – come raccontano Marco Prandi e Paolo Ferrari in Guida al fumetto italiano (Odoya) – richiese espressamente Stano per la realizzazione del primo numero dell'Indagatore dell'Incubo perché fu colpito dal suo tratto drammatico «fatto di neri puliti rafforzati da oculate tempere che riescono a dare agli oggetti e alle persone profondità volumetrica».
Per il compleanno, Sergio Bonelli Editore porta in edicola Dylan Dog n. 361, Mater Dolorosa, una storia scritta da Roberto Recchioni, curatore editoriale di Dylan Dog, illustrata e colorata da Gigi Cavenago, con copertina della colonna del fumetto italiano Angelo Stano. È una storia di amore e sofferenza che rivela alcuni segreti del passato e del presente di Dylan. Nell'album si ritroveranno personaggi ed elementi classici della vita dell'Indagatore dell'Incubo come Morgana, Xabaras, il galeone, il siero della vita eterna, i morti viventi, ma anche elementi più recenti come John Ghost e Mater Morbi.
Proprio quest'ultima è stata protagonista di Mater Morbi, albo n. 280 della collana e best seller nelle librerie di varia nell'edizione graphic novel. La storia è scritta sempre da Roberto Recchioni e disegnata da Massimo Carnevale, di cui l'albo 361, Mater Dolorosa, è la continuazione. Mater Dolorosa diventerà un albo da collezione in occasione di Lucca Comics & Games, dove sarà disponibile in edizione limitata con variant cover di Zerocalcare. Oggi a Milano i lettori celebreranno il Dylan Dog Horror Day organizzato da Sergio Bonelli Editore con una giornata ricca di eventi.
I festeggiamenti proseguono con il n. 362, in edicola dal 29 ottobre. Si tratta di un numero molto atteso che segna il ritorno di Tiziano Sclavi alla sceneggiatura dopo nove anni di assenza. La storia, intitolata Dopo un lungo silenzio, affronterà due temi molto intimi sia per l'autore sia per Dylan Dog: l'alcolismo e la solitudine. I disegni sono stati affidati a Giampiero Casertano, storico e amato illustratore del personaggio.
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