Claudio: «Sì, ho preso mazzette»

Martedì 26 Luglio 2016 di L'ex sindaco confessa al pm: tangenti per tre appalti. Anche Bordin ammette di aver intascato soldi
Claudio: «Sì, ho preso mazzette»
Luca Claudio ammette di essere stato corrotto in alcuni appalti, uno dei quali assieme a Massimo Bordin. Ma l'ex sindaco di Abano respinge tutte le accuse di concussione che gli vengono contestate dal pubblico ministero Federica Baccaglini. Insomma, c'è stata la corruzione in tre appalti nel Comuni di Montegrotto e di Abano. Ed erano accordi tra i due ex primi cittadini con gli imprenditori che volevano vincere le gare.
Sono stati brevissimi ieri mattina i tanto attesi interrogatori di Luca Claudio, detenuto nella casa circondariale di strada Due Palazzi, e di Massimo Bordin, agli arresti domiciliari. Luca Claudio, difeso dagli avvocati Ferdinando Bonon e Giovanni Caruso, ha presentato al pubblico ministero Baccaglini una voluminosa memoria difensiva. L'interrogatorio di Bordin, difeso dall'avvocato Bonon, era in programma nel pomeriggio, ma si è esaurito in pochi minuti durante la mattinata. Anche Bordin ha presentato una memoria difensiva.
Entrambi gli indagati dicono di aver incassato le "mazzette", ma negano di aver costretto gli imprenditori a pagare. E non hanno chiamato in causa altre persone. I soldi sono passati attraverso la Rls di Massimo Trevisan, prestanome di Luca Claudio, e la Ft Impianti di Tiziano Fortuna, prestanome di Massimo Bordin. Le due società hanno emesso fatture per inesistenti consulenze.
Claudio e Bordin ammettono di essere stati pagati dal titolare della Aesys spa, di Seriate, in provincia di Bergamo, l'azienda alla quale sono stati assegnati i lavori dei pannelli luminosi e delle informazioni turistiche. Un appalto di 270 mila euro che risale al luglio 2012. Marcello Biava, titolare della Aesys, ha ricevuto fatture sia dalla Rls di Trevisan e dalla Ft Impianti di Fortuna.
L'ex sindaco di Abano ammette di aver incassato "mazzette" anche dalla Guerrato spa per il risanamento energetico degli immobili comunali e gli impianti di illuminazione di Montegrotto, assegnato nel 2010. Un appalto di 15 milioni e 380 mila euro (in associazione temporanea d'impresa con la Marco Polo spa di Roma) suddiviso in quindici anni. Anche in questo caso, Claudio dice che non c'è stata concussione. Secondo l'accusa la società polesana ha pagato diverse fatture alla Rls di Trevisan.
Infine, Luca Claudio ammette le "mazzette" pagate da Luciano Pistorello, l'imprenditore di Abano attualmente agli arresti domiciliari. L'appalto riguarda i lavori di manutenzione e asfaltatura delle strade assegnato nel 2013.
Come si è detto sopra, nelle memorie difensive di Luca Claudio e di Massimo Bordin si respingono tutte le accuse di concussione. Insomma, i due ex primi cittadini negano di aver costretto gli imprenditori a pagare per lavorare. Ma c'era un accordo. E la "mazzetta" andava bene sia gli uni che agli altri.
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