Attraversa le rotaie Investita e mutilata

Sabato 8 Ottobre 2016
È ricoverata in prognosi riservata all'ospedale dell'Angelo. Ma non sarebbe in pericolo di vita. Decisivo l'intervento degli agenti della Polfer: se non avessero fermato la gravissima emorragia in attesa dell'arrivo dei soccorsi, con ogni probabilità non si sarebbe salvata. Investita dal treno che stava entrando in stazione a Mestre, nostante tutti gli sforzi profusi dai medici in sala operatoria, ha perso un braccio procurandosi anche una seria lesione a un piede. A finire sotto il convoglio proveniente da Udine e diretto a Venezia Santa Lucia, una 37enne di Fiesso D'Artico. L'incidente ieri pomeriggio alle 13.45, quando il mezzo stava decelerando per fermarsi, circostanza questa che ha evitato conseguenze ancora più tragiche. Una scena orribile quella a cui hanno assistito non solo i passeggeri assiepati lungo il binario numero 3 in attesa di salire sulle carrozze per raggiungere il centro storico. Ma anche quelli che si trovavano sui binari più vicini. La dinamica dei fatti è ancora al vaglio della polizia ferroviaria, tuttavia una cosa è certa: si è trattato di un gesto volontario. Alcun testimoni oculari e lo stesso macchinista hanno dichiarato che hanno visto la donna oltrepassare la linea gialla e scendere sui binari. Quindi non è scivolata in maniera accidentale o peggio, spinta da qualcuno. Resta da stabilire il perché di una condotta così rischiosa: voleva attraversare per andare al binario 4 dove doveva partire pochi minuti dopo il treno per Castelfranco? Oppure si è trattato di un atto sconsiderato autolesionistico? Con ogni probabilità si potrà fare maggiore chiarezza una volta visionati i filmati delle telecamere di sicurezza installate in prossimità: gli agenti hanno già acquisito le registrazioni per inviare un rapporto dettagliato al magistrato titolare dell'inchiesta.
Il primo ad accorrere al binario 3 attirato dalle urla di terrore della gente è stato uno degli addetti della vigilanza privata che ha immediatamente allertato la Polfer, il 118 e il 115.
«Era cosciente si lamentava, io mi sono attaccato al telefono». Occorreva far presto. La donna era rimasta incastrata tra la seconda e la terza carrozza, stesa in mezzo alle traversine: di lei si intravvedeva solo il braccio. Nel giro di pochissimi minuti i poliziotti si sono portati sul posto e vista la situazione hanno fatto di tutto per arginare la fuoriuscita di sangue, finché sono arrivati i soccorritori. Da una parte il personale del Suem, dall'altra i pompieri: la ferita è stata stabilizzata mentre era ancora sotto il treno, quindi una volta avuto il via libera si è provveduto a far retrocedere il mezzo retrocedere con estrema cautela, fino a liberare la 37enne. Trasferita su una barella è stata portata fino al binario 1 dove stazionava l'ambulanza che poi è uscita dalla stazione a sirene spiegate. Per consentire le operazioni di soccorso e quindi i rilievi scientifici la circolazione è stata bloccata sui primi cinque binari. I ritardi più consistenti, contenuti nell'arco di trenta minuti, si sono registrati sulla linea Venezia-Trieste e Venezia-Udine. La situazione è tornata alla normalità verso le 15: quando il treno coinvolto nell'incidente è stato definitivamente spostato.
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