Stati Uniti
Più armi
che abitanti
L'ennesima strage causata dalla

Sabato 7 Ottobre 2017
Stati Uniti
Più armi
che abitanti
L'ennesima strage causata dalla troppa facilità di acquisto di armi negli Stati Uniti dovrebbe fare riflettere non solo gli appartenenti alle lobby che le fabbricano, ma anche i governanti di questo grande Paese. Un Paese che vanta il primato della Libertà assoluta. Ora anche quella di detenere un grande numero di armi. Per la difesa personale, per un divertimento del tiro a segno, per una collezione. L'anno scorso il Presidente Obama aveva presentato una proposta, nuove misure per la limitazione e diffusione delle armi. Il nuovo Presidente Trump ha cancellato la sua proposta che era già andata in porto. Negli States ci sono più armi che abitanti, in circolazione: 357 milioni di armi, contro i 318 milioni di persone. Un vero esercito non convenzionale. E tutti hanno diritto alla difesa personale, è il principale motivo di questo proliferare e vendita di armi. Ma si vedono periodicamente le conseguenze. Imprevedibili spesso perché nessuno immagina cosa passa per quella massa grigia più o meno malata di tanti individui che è il cervello. Le periodiche stragi nelle scuole, nei concerti e chissà quante quelle minori. Quanti omicidi avvenuti in modo singolo che non fanno notizia, nelle strade, nei bar, tra le mura domestiche. Ma queste morti da arma da fuoco avvengono in altri, tanti Paesi, ma penso non come negli Stati Uniti che è il baluardo della libertà. Ma ecco che sbagliano i responsabili governanti USA a concedere armi superautomatiche. Ci sono tanti tipi di mitraglie o mitragliette che si possono portare nascoste in pubblico ed ecco le stragi imprevedibili. Quelle che mietono tante vittime in un lasso di tempo brevissimo. Certe mitraglie, come ad esempio di quel ultrasettantenne di Las Vegas, possono sparare circa 100 colpi al minuto. Per la difesa personale basterebbe una pistola e le altre che sparano a raffica, requisite tutte. Purtroppo ci sarà sempre un mercato nero delle armi, ma almeno i massacri verrebbero diminuiti. Il Presidente Trump oltre alle citazioni Bibliche del dopo massacro, dovrebbe recitare un mea culpa. Dovrebbe rivedere la libera vendita di tutte le armi ma temo che non lo faccia per non perdere consensi. Tra l'altro è molto impegnato in problemi più seri. Quelli della sicurezza Nazionale e quella Mondiale.
Giacomo Mella
Referendum
Osare
sempre
Non so quanti italiani sanno che nel Veneto, regione guida nel lavoro, nel turismo, nella creatività, nel pagamento delle tasse allo stato centrale e unica ad avere il bilancio della sanità in positivo, il 22 ottobre si andrà a votare per il referendum sull'autonomia. Allora, una persona con le sinapsi neuronali ben attive si chiede: è giusto versare tante tasse allo stato e questo poi le spende per gli immigrati, per i rom e per tante stupidaggini? Naturalmente non è giusto ed è questa la ragione del perché è stato indetto questo referendum: per avere un'autonomia fiscale capace di fare quello che lo stato non fa. Mi sembra una richiesta assennata, saggia e vogliosa di un desiderio ammirevole verso la gente di questa regione che ha bisogno di respirare e non di morire asfissiata dalle tasse e da leggi insulse. E questa sinistra al governo si sta dimostrando sempre più una sciagura per gli italiani; cerca infatti di boicottare anche il referendum del Veneto. Ma il paradosso è che gli stessi veneti della sinistra stanno cercando di opporsi in tutti i modi a questo referendum, dimostrando di essere sadici fino al punto da non volere nemmeno il bene per se stessi e per la propria terra. In conclusione mi chiedo: quale becero idealismo spinge questi masochisti a volere il male del popolo italiano? Ogni lotta per la propria terra onora ciò che le generazioni precedenti hanno creato e realizzato attraverso il sacrificio anche estremo della vita. Per i bene comune quindi, memento audere semper (ricordati di osare sempre).
Giuseppe Jovino
Quinto di Treviso
Chiesa
Strigliata dei Vescovi
Ingerenza della Chiesa
La CEI scende in campo apertamente col segretario Galantino strigliando non solo il governo italiano ma anche censurando il comportamento di singoli partiti, nella fattispecie PD e AP, per i ritardi nell'approvazione della legge sullo JUS Soli fortemente sostenuta/voluta dalla S.Sede. A me sembra che strigliare il Governo italiano e i singoli partiti sia una evidente invasione di campo, una mancanza di rispetto verso le Isituzioni repubblicane e una ingerenza indebita nella vita politica della nazione, addirittura nell'attività legislativa del parlamento. I rapporti tra la S.Sede e lo Stato Italiano sono regolati dai Patti Lateranensi del 1929 e dal successivo Concordato del 1932 e richiami confermativi succedutisi in vari tempi ove, ciascuno nei rispettivi ambiti e Poteri indipendenti e sovrani nominando propri delegati, l'ambasciatore italiano presso la S. Sede e un Nunzio Vaticano presso lo Stato italiano, definivano gli aspetti patrimoniali, riconoscendo alla Chiesa il libero servizio del potere spirituale, del culto e delle funzioni religiose. Le pressioni con cui la Chiesa insiste per l'approvazione della legge sullo Ius Soli, non condivisa, stando ai sondaggi, dalla maggior parte della popolazione italiana, appare come una posizione ideologica del Clero che vuole imporre il provvedimento alle istituzioni dello stato italiano. Nei giorni scorsi il Vaticano ha inviato le sue guardie a scacciare senza tanti complimenti i vagabondi, clandestini e italiani, che dormivano e bivaccavano sotto le mura berniniane creando una situazione indecorosa dimostrando tangibilmente come la realtà delle cose non si risolve con una semplice lezione di catechismo ma esiste l'ambito dei valori cristiani, che la Chiesa fa bene a ricordare alle coscienze individuali e l'ambito della soluzione tecnica dei problemi che i vescovi farebbero bene a lasciare alla competenza delle Istituzioni Repubblicane nell'interesse stesso del Magistero della Chiesa come autorità spirituale evitando considerazioni di diversa natura.
Sergio Busi
Errata corrige
Il vero simbolo
del Fare! di Tosi
A pagina 3 del Gazzettino di ieri sono stati pubblicati gli elenchi dei parlamentari veneti con la loro intenzione di voto al prossimo referendum sull'autonomia. Per errore, accanto ai parlamentari Bragantini, Prataviera, Bellot, Bisinella e Munerato è stato pubblicato un simbolo errato del movimento Fare! al quale appartengono. Quello corretto è pubblicato qui sotto. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori.

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