Siamo lo strapaese di Scafarto

Domenica 17 Settembre 2017
Un complotto, un colpo di Stato, una trama oscura. L'Italia, si sa, è il Paese dei paroloni altisonanti. Eppure, che qualcosa di torbidissimo sia avvenuto intorno all'Inchiesta Consip, ai danni del potere renziano, è fuori di dubbio. Non basta essere garantisti, per accorgersi che è andato in scena un tentativo - una bomba, la definisce entusiasticamente uno dei protagonisti, il carabiniere Scafarto - per abbattere Renzi attraverso le accuse al padre e al suo cerchio magico.
E siamo alla classica storia, naturalmente piena di varianti, in cui un potere estraneo al potere politico interviene in maniera strumentale nelle vicende di governo, per condizionare il quadro, per rovinare un assetto, per inficiare il gioco democratico.
La vicenda dell'inchiesta su Mastella e la moglie, quando il leader dell'Udeur era ministro della Giustizia, abbiamo visto le conseguenze che ha provocato a suo tempo - la caduta del secondo governo Prodi, già claudicante di suo - e gli esiti che ha avuto: assoluzione in primo grado per Clemente e signora, nove anni dopo, e per tutti gli altri imputati. Se l'equilibrio tra poteri venisse rispettato, saremmo nel Paese di Montesquieu. Invece siamo nello Stapaese di Scafarto.
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