MIGRANTI
IL PAPA
E L'ISLAM
Quando leggo lettere come quella del Signor Giuseppe Cagnin di Padova (I migranti Le due linee dei Papi Gazzettino del 29 agosto 2017), mi entusiasmo.
Sento di condividere tutto, parola per parola, ogni passaggio, ogni pensiero.
Ho provato anch'io ad esprimermi così con i conoscenti, osservanti e non e, oltre alla profonda ignoranza sul tema che riscontro, vedo che tutti sono in evidente imbarazzo, quasi scandalizzati e sono certa che, in cuor loro, mi etichettano come eretica.
Ecco perché mi fa ancora più piacere sentire che non sono sola a pensare che, quando questo Papa invita a far memoria del passato, dimostra non solo di essere a digiuno di storia di fronte all'imminente rischio di un'Europa e un'Italia islamizzate, ma fa dell'immigrazione un dogma ideologico, con continue accuse all'Occidente distruggendone, di conseguenza, l'identità.
Gustave Le Bon (1841 1931), uno dei più influenti pensatori francesi diceva: La vita di un popolo e di una civiltà sono il riflesso della sua anima, i segni visibili di una cosa invisibile.
Giovanna Panizza
Mogliano Veneto (Tv)
IL TERREMOTO
ISCHIA
E TIMPERI
Sono, a dir poco, indignata per le dichiarazioni del signor Tiberio Timperi che dalla sicura poltrona della Rai invece che recare una parola di conforto a quei poveretti che sono ricoverati in ospedale a Ischia, vittime del terremoto e colpevoli di abitare in case scadenti come tutti coloro che abitano il quartiere La Rita, un quartiere non certo abitato da miliardari.
Case scadenti definite tali anche dal capo della Protezione Civile, in questo caso definirei Protezione Incivile. Vorrei ricordare al capo della Protezione Civile che il suo compito consiste nel recare aiuto e conforto alle popolazioni colpite da disastri e non intentare processi su carta bollata!
Anna Oberthaler
De Sanna
Sappada (Bl)
IL PAPA
E L'ISLAM
Quando leggo lettere come quella del Signor Giuseppe Cagnin di Padova (I migranti Le due linee dei Papi Gazzettino del 29 agosto 2017), mi entusiasmo.
Sento di condividere tutto, parola per parola, ogni passaggio, ogni pensiero.
Ho provato anch'io ad esprimermi così con i conoscenti, osservanti e non e, oltre alla profonda ignoranza sul tema che riscontro, vedo che tutti sono in evidente imbarazzo, quasi scandalizzati e sono certa che, in cuor loro, mi etichettano come eretica.
Ecco perché mi fa ancora più piacere sentire che non sono sola a pensare che, quando questo Papa invita a far memoria del passato, dimostra non solo di essere a digiuno di storia di fronte all'imminente rischio di un'Europa e un'Italia islamizzate, ma fa dell'immigrazione un dogma ideologico, con continue accuse all'Occidente distruggendone, di conseguenza, l'identità.
Gustave Le Bon (1841 1931), uno dei più influenti pensatori francesi diceva: La vita di un popolo e di una civiltà sono il riflesso della sua anima, i segni visibili di una cosa invisibile.
Giovanna Panizza
Mogliano Veneto (Tv)
IL TERREMOTO
ISCHIA
E TIMPERI
Sono, a dir poco, indignata per le dichiarazioni del signor Tiberio Timperi che dalla sicura poltrona della Rai invece che recare una parola di conforto a quei poveretti che sono ricoverati in ospedale a Ischia, vittime del terremoto e colpevoli di abitare in case scadenti come tutti coloro che abitano il quartiere La Rita, un quartiere non certo abitato da miliardari.
Case scadenti definite tali anche dal capo della Protezione Civile, in questo caso definirei Protezione Incivile. Vorrei ricordare al capo della Protezione Civile che il suo compito consiste nel recare aiuto e conforto alle popolazioni colpite da disastri e non intentare processi su carta bollata!
Anna Oberthaler
De Sanna
Sappada (Bl)
