L'incuria verso l'ambiente è assenza di cultura

Martedì 18 Luglio 2017
Caro Direttore,
credo di non sbagliare se dico che Gaetano Salvemini, nato a Molfetta nel 1873, fu uno degli intellettuali più importanti della prima metà del secolo scorso. Scrisse molto sulla questione Meridionale che gli stava particolarmente a cuore, anche se talvolta i suoi conterranei lo deludevano...
Mi pare sia stato Indro Montanelli a ricordare l' episodio nel quale Salvemini, mentre parlava con l' interlocutore, affacciandosi alla finestra dell'abitazione e guardando la montagna brulla che aveva davanti agli occhi, esclamasse: «cosa si può sperare da una popolazione che non si rende conto che la natura va rispettata e non ridotta a deserto?».
Forse per spiegare il perché di tanti incendi che hanno distrutto parte del territorio di alcune Regioni, bisognerebbe partire dall'amore per la propria terra che, al di là di episodi deliquenziali, sembra mancare.
Gino De Carli

Caro lettore,
lei ha ragione: è davvero sconcertante l'incuria e l'assoluto disinteresse per la qualità dell'ambiente che si riscontra in alcune zone del nostro Paese. Sembra quasi che essere nati in territori straordinari non sia un privilegio da difendere con le unghie e denti, ma al massimo una risorsa da sfruttare, senza curarsi delle conseguenze.
Purtroppo però questa incultura e questa assenza di rispetto non sono un'esclusiva di certa Italia. Anche percorrendo strade delle nostre regioni capita non raramente di trovarsi di fronte a veri e propri scempi ambierntali.
Gaetano Salvemini diceva che «la cultura è tutto ciò che resta dopo aver dimenticato ciò che si è studiato». Anche l'amore per la propria terra dovrebbe essere un elemento naturale e imprescindibile della cultura di ciascuno di noi. Purtroppo, girando l'Italia, vien da constatare che molto spesso non sia così.

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