Bersani apre ai grillini ma resta isolato

Giovedì 23 Marzo 2017
Pisapia ha fatto sapere ai suoi che la pensa diversamente da Bersani. C'è un abisso con il Movimento 5telle. Sui toni, sullo stile, sui valori, su ogni tema. E quindi niente dialogo con i grillini, ma ricerca di un'alleanza con il Pd, non attraverso i vertici ma con convergenze nella base comune dell'elettorato. Anche D'Alema ha spiegato di avere una posizione diversa. Pubblicamente ha detto che «sarebbe meglio da soli» ma a molti interlocutori ha spiegato che quella del ponte con M5s è una strada sbagliata. Perplessità anche da parte di alcuni bersaniani. «Con il Movimento 5 Stelle confidava ieri in Transatlantico Epifani c'è un abisso sulla democrazia interna». Altri sottolineano tutti i limiti di una politica dettata via web, ma i fedelissimi dell'ex segretario del Pd sottolineano come quella di Bersani sia una provocazione. L'interpretazione è che è necessario sfidare i grillini in campo aperto, senza demonizzazioni e guerre di religioni.
«Basta con i muri, i grillini si battono sui programmi», dice Fornaro. I dubbi nel Movimento dei democratici e progressisti (ieri hanno presentato il simbolo, articolo uno a lettere, sfondo bianco e scritta rossa e verde, «basta arroganza oggi è un nuovo inizio», ha detto Speranza) su una simile strategia provengono soprattutto dal fronte ex Sel. D'Attorre dice di essere d'accordo con Bersani «perché noi non ci stiamo alla contrapposizione tra moderati e populisti», Ragosta sostiene che il Movimento 5 Stelle sia diverso «rispetto alla deriva fascista di Salvini», ma Ferrara che pur condivide in toto il credo bersaniano va oltre: «Il problema è che così si accreditano a forza di governo e non lo sono. Inoltre quelli del Movimento 5 Stelle non sono i nostri valori e non credo possano essere etichettati come partito di centro. Sull'immigrazione, sull'accoglienza e su tanti altri temi sono troppo distanti da noi».

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