Vertice con il prefetto a Udine «Bisogna far lavorare i profughi»

Mercoledì 26 Luglio 2017
UDINE - (A.L.) Ancora troppi gli immigrati presenti sul territorio del Comune di Udine, che deve essere «alleggerito», potenziando l'accoglienza diffusa sul resto della provincia. Inoltre, siccome alla caserma Cavarzerani ci sono già 100 persone che sono state formate grazie ai corsi professionali attivati da Confartigianato, e che sono stati riconfermati, quali vie si possono percorrere perché ora possano mettere in pratica ciò che hanno imparato? In sostanza, perché non farli lavorare senza che portino via lavoro ai cittadini della regione? Sono stati queste le questioni affrontate ieri nel summit che l'assessore regionale all'Immigrazione Gianni Torrenti ha avuto con il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto e con alcuni degli attori che gestiscono l'accoglienza sul territorio.
«Sono ormai oltre 100 i Comuni che accolgono e insieme rappresentano l'80% della popolazione regionale ha affermato a margine Torrenti -, il che significa che siamo a buon punto sulla diffusione dell'accoglienza». Dove occorre però migliorare, cioè ampliare i Comuni coinvolti «è la provincia di Udine, poiché la criticità nel capoluogo è ancora rilevante». In parallelo, però, la Regione e le altre istituzioni stanno operando per rendere strutturale le azioni volte a occupare e integrare i quasi 5mila migranti presenti in regione. «Non possiamo avere qui migliaia di persone alle quali non facciamo formazione e non diamo occasione di integrazione», ha precisato Torrenti. Da qui «lo studio su come possiamo dare titolo ai percorsi formativi che abbiamo attivato, affinché abbiano più valore», ha spiegato, e anche «lo studio su come farli lavorare. Possono lavorare gratuitamente e c'è la possibilità di pagarli, ma in quel caso rinunciano ad altrettante risorse che derivano dall'accoglienza». Intanto ieri proprio i migranti sono stati al centro di posizioni contrapposte assunte da centrodestra e centrosinistra. I consiglieri regionali Franco Codega e Silvana Cremaschi (Pd) hanno visitato il Cara e il Cie a Gradisca d'Isonzo denunciando il «sovrafollamento» e chiedendo la disponibilità ad accogliere ai Comuni che ancora non lo fanno; il capogruppo di Forza Italia, Riccardo Riccardi, ha depositato una mozione che «impegna la presidente della Regione a garantire che i porti Fvg non saranno coinvolti nei dirottamenti dal Sud Italia».
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