I residenti non pagheranno per andare a funghi nel proprio Comune; i corsi per avere la licenza di raccoglitori di funghi saranno di 16 ore (non di 12 come previsto all'inizio) e 4 di queste riguarderanno gli aspetti sanitari e dovranno essere tenute da micologici accreditati dal Miur secondo la legge 686/96. Con l'impegno di apportare queste due modifiche al disegno di legge sulla raccolta funghi in Fvg, approvato in via preliminare dalla Giunta, ieri l'assessore di riferimento Paolo Panontin ha incassato l'Intesa del Consiglio delle Autonomie, che ha dato il via libera all'unanimità.
Ora il testo, con le proposte di modifica, arriverà in Giunta per l'approvazione definitiva e quindi in Consiglio regionale. Nessuna marcia indietro, invece, su un punto del provvedimento che ha suscitato reazioni contrariate tra i micologi, ovvero la decisione della Giunta regionale di abolire l'esame per avere il patentino per la raccolta funghi.
«Il corso di formazione sarà obbligatorio ha sottolineato l'assessore e a riprova che la Regione non abdica al suo compito di vigilare per la salute dei cittadini introdurremo 4 ore dedicate alla salute. Sull'esame, però, non si torna indietro. Resta abolito. Piuttosto che reinserirlo ha detto -, ritiro il provvedimento».
Che la materia sia scottante tanto da indurre l'assessore a dire, tra il serio e il faceto, che «sta diventando un fungo atomico» - lo ha dimostrato l'articolato dibattito che ha tenuto banco al Cal prima di arrivare all'approvazione all'unanimità. Una discussione che ha consentito di fare chiarezza anche su informazioni che ancora non ben recepite dalle migliaia di appassionati raccoglitori. Come i costi del tesserino. «Quello regionale, che consentirà cioè di andare a funghi in tutto il Friuli Venezia Giulia ha sottolineato l'assessore costerà 70 euro anziché i 200 euro attuali. Chi andrà a funghi in un solo Comune, e non vi risiede, pagherà solo 10 euro; chi vive in pianura e vuole raccogliere funghi nella sua Unione e in quella dove ha la casa in montagna, arriverà a pagare 50 euro».
Resta il tetto dei tre chili l'anno per ogni raccoglitore.
© riproduzione riservata
Ora il testo, con le proposte di modifica, arriverà in Giunta per l'approvazione definitiva e quindi in Consiglio regionale. Nessuna marcia indietro, invece, su un punto del provvedimento che ha suscitato reazioni contrariate tra i micologi, ovvero la decisione della Giunta regionale di abolire l'esame per avere il patentino per la raccolta funghi.
«Il corso di formazione sarà obbligatorio ha sottolineato l'assessore e a riprova che la Regione non abdica al suo compito di vigilare per la salute dei cittadini introdurremo 4 ore dedicate alla salute. Sull'esame, però, non si torna indietro. Resta abolito. Piuttosto che reinserirlo ha detto -, ritiro il provvedimento».
Che la materia sia scottante tanto da indurre l'assessore a dire, tra il serio e il faceto, che «sta diventando un fungo atomico» - lo ha dimostrato l'articolato dibattito che ha tenuto banco al Cal prima di arrivare all'approvazione all'unanimità. Una discussione che ha consentito di fare chiarezza anche su informazioni che ancora non ben recepite dalle migliaia di appassionati raccoglitori. Come i costi del tesserino. «Quello regionale, che consentirà cioè di andare a funghi in tutto il Friuli Venezia Giulia ha sottolineato l'assessore costerà 70 euro anziché i 200 euro attuali. Chi andrà a funghi in un solo Comune, e non vi risiede, pagherà solo 10 euro; chi vive in pianura e vuole raccogliere funghi nella sua Unione e in quella dove ha la casa in montagna, arriverà a pagare 50 euro».
Resta il tetto dei tre chili l'anno per ogni raccoglitore.
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