Lavoratori con il fiato sospeso all'ipermercato Carrefour di Tavagnacco. Anche il

Martedì 14 Febbraio 2017
Lavoratori con il fiato sospeso all'ipermercato Carrefour di Tavagnacco. Anche il
Lavoratori con il fiato sospeso all'ipermercato Carrefour di Tavagnacco. Anche il punto vendita friulano, infatti, è coinvolto nel piano di riorganizzazione annunciato dal gruppo, che riguarderà 32 punti vendita in Italia, con la chiusura di due negozi (a Borgomanero, in provincia di Novara, e Trofarello, nel Torinese) e «una revisione del modello organizzativo» in altri 30 ipermercati, con conseguente riduzione del personale (si parlerebbe di 239 addetti totali in 21 supermercati e 270 in altri 9).
Dei circa 500 esuberi indicati dall'azienda nei giorni scorsi, 10 dovrebbero riguardare proprio Tavagnacco, dove attualmente lavorano 121 persone (di cui 95 donne), fra i 46 a tempo pieno e i 75 part-time. Proprio il punto vendita davanti al quale i sindacalisti avevano voluto fare un presidio nel giorno dello sciopero di fine gennaio. «È stata ufficialmente aperta la procedura di mobilità. A quanto comunicato dall'azienda, gli esuberi a Tavagnacco dovrebbero riguardare 4 dipendenti full time e 6 part time. Sarebbero coinvolti 3 impiegati di terzo livello, di cui 1 full time e 2 part time, e 7 di quarto livello, di cui 3 a tempo pieno e 4 part time», spiega Diego Marini (Fisascat Cisl). Domani ci sarà il primo incontro: i sindacati sperano di riuscire a ridimensionare l'impatto occupazionale. «Queste sono cifre solo sulla carta, che cercheremo di limare. Chiederemo - spiega infatti Marini - di ridurre il numero degli esuberi e che la procedura sia solo su base volontaria. Siamo in fase di trattativa».
A Roma ci sarà anche Francesco Buonopane (Filcams Cgil), che non nasconde le sue preoccupazioni: «Al di là del numero di esuberi annunciati, il problema è capire qual è il modello che Carrefour vuole in futuro. Ho il timore che possa basarsi molto di più su forza lavoro più flessibile e a basso costo», dice Buonopane, pur ricordando che «nell'ipermercato del Terminal Nord a Udine negli ultimi anni hanno assunto e confermato anche molti apprendisti e questo mi fa piacere». Ma, aggiunge, «a Tavagnacco i numeri sono già tirati. C'è un problema anche di carico di lavoro per chi resta». E allarga l'orizzonte anche il Comune di Tavagnacco (vedi altro articolo), che spera di poter capire «quali sono i disegni futuri dell'azienda per quegli spazi», ricordando l'importanza dell'ipermercato nella scacchiera del commercio locale.
Per parte sua, Carrefour Italia fa sapere che la decisione che ha portato al piano annunciato alle parti sociali «è motivata dalla perdurante difficoltà e dal calo di vendite registrato nel formato ipermercati, generalizzato nel mercato italiano, che rende necessaria un'azione strutturale per recuperare un equilibrio economico sostenibile, quale unica opzione possibile».
Quanto ai risvolti occupazionali, l'azienda fa sapere di essere «conscia della difficile situazione e delle ricadute che questo annuncio ha e dichiara fin d'ora la propria disponibilità a valutare il ricorso a strumenti in grado di minimizzare l'impatto di tale piano sui lavoratori coinvolti, sulle loro famiglie e sulle comunità locali. A tal fine, auspica una rapida ripresa del tavolo negoziale».
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