La Regione indugia sui binari, l'Antitrust incalza

Venerdì 2 Dicembre 2016
TRIESTE - «I servizi ferroviari regionali rappresentano un settore particolarmente critico sotto il profilo concorrenziale, tenuto conto della presenza di un'unica società affidataria diretta del servizio nella maggior parte delle regioni».
È l'osservazione che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato a ottobre, e ha pubblicato sui propri bollettini a novembre, a Parlamento, Governo e ministeri di competenza, rilevando che, a fronte del regolamento comunitario che fissa entro la fine del 2019 l'indizione delle gare per l'affidamento del Tpl su ferro da parte delle Regioni, oggi sono l'Emilia Romagna l'ha fatta, mentre quasi tutte le altre sono in regime di proroga, comprese le Speciali.
Nella stessa relazione, che fa seguito a una recente indagine conoscitiva, l'Autorità specifica che i contratti di servizio affidati direttamente a Trenitalia sono scaduti al 31 dicembre 2014 e attualmente gestiti in regime di proroga di fatto. In effetti il Friuli Venezia Giulia ha siglato la proroga nel marzo del 2015, come ricordano le note della Giunta regionale, in attesa del bando di gara regionale.
In tale occasione si è deciso che la proroga tecnica assicura il Tpl su ferro con Trenitalia fino al 31 dicembre 2016 ed è comunque prevista la possibilità di estensione di un ulteriore anno.
L'Autorità osserva con preoccupazione il rinvio dell'espletamento delle gare e come incentivo per bandirle indica la possibilità di istituire società a capitale pubblico che centralizzino la proprietà del materiale rotabile e poi lo noleggino di volta in volta ai vincitori delle gare.
Antonella Lanfrit
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