L'accusa: «Risultava in malattia ma era in ferie in Sardegna» Nella bufera l'ex sciatore di fondo originario di Tolmezzo

Martedì 6 Dicembre 2016
TOLMEZZO - Troppo malato per entrare in servizio, ma perfettamente in forma per andare in Sardegna con la famiglia. Non l'ha passata liscia però il finanziere Roberto De Zolt Ponte, 46enne nato a Tolmezzo e residente a Comelico Superiore. Il militare, ex scifondista noto per i suoi traguardi sportivi, si ritrova sotto inchiesta per le false attestazioni della presenza in servizio presso la Compagnia della Finanza di Cortina. I fatti ricostruiti dalla Procura di Belluno sono relativi all'estate del 2013 e in particolare ai giorni dal 24 al 30 giugno. L'inchiesta, coordinata dal procuratore Francesco Saverio Pavone, con delega di indagine alla Finanza, è chiusa e si va verso la richiesta di rinvio a giudizio. Nella bufera, con il finanziere De Zolt anche il medico che ne attestò la malattia: Simone Calgaro, 40enne di Comelico. L'ipotesi di reato per entrambi gli indagati è quella di false attestazioni: ovvero l'articolo 55 quinquies del decreto 165 del 2001, legge sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Per entrambi poi si è ipotizzato anche la falsità ideologica in atti ufficiali e la falsità materiale. De Zolt quell'estate era stato colpito, secondo quanto riportato dal certificato medico, da una «riacutizzazione della lombosciatalgia di cui soffre da tempo». È per questo che il 24 giugno 2013 il medico firma il certificato e l'appuntato scelto della guardia di Finanza è di fatto in malattia per «sette giorni». Il giorno dopo, il 25 giugno 2013, forse sentendosi meglio però parte per una vacanza in Sardegna. Un viaggio con la famiglia programmato da tempo. E la fortuna ha voluto che dall'ottavo giorno, dopo i 7 di malattia, il finanziere avesse già chiesto e ottenuto le ferie.

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