In Friuli nel 2016 più casi di Hiv L'infettivologo: test indispensabile

Sabato 26 Novembre 2016
In Friuli nel 2016 più casi di Hiv L'infettivologo: test indispensabile
Aumentano i casi di Hiv in Friuli. Alla Clinica di Malattie Infettive del Santa Maria della Misericordia il 2016 si chiuderà con 30 nuove diagnosi, 5 in più rispetto al 2015. «Sono numeri molto importanti che a noi hanno fatto alzare la guardia commenta il direttore della Clinica, Matteo Bassetti - ma il messaggio che abbiamo lanciato negli anni è caduto nel vuoto. Il 40% delle diagnosi arriva con sintomi, vuol dire che i pazienti arrivano troppo tardi e non hanno fatto il test». La diagnosi precoce rimane un'arma fondamentale per iniziare una terapia ed evitare l'Aids conclamato. «Il test non viene eseguito per tante ragioni prosegue Bassetti a volte sono ragioni psicologiche perché non si è in grado di accogliere un eventuale risultato positivo, ma si tratta anche di un problema di ignoranza: dove andare per fare il test e come fare». Udine e provincia fanno la parte del leone sul dato regionale; negli ultimi 7 anni su 360 nuove diagnosi, 175 sono state fatte a Udine e il 95% delle nuove diagnosi riguarda il contagio per via sessuale, «il preservativo non deve stare solo nella tasca dei pantaloni dei maschietti ma anche nella borsetta delle femminucce, deve diventare un compagno di viaggio. I giovani credono che ci siano altri mezzi per proteggersi, ma non ce ne sono. E poi è indispensabile fare il test». Bassetti lancia un'idea, una proposta personale, ovvero «offrire il test anonimo e gratuito quando si viene negli ospedali della regione a fare le analisi del sangue». Una proposta che nasce dal fallimento di tutti i messaggi lanciati finora per la prevenzione, «messaggi caduti nel vuoto». Per spingere i giovani a eseguire il test, in occasione della Giornata mondiale dell'Aids che si celebra il 1. dicembre, gli ambulatori dell'ospedale saranno aperti anche il pomeriggio per facilitare l'accesso degli studenti che negli orari mattutini sono appunto a scuola. «Questo può aiutarci a capire qual è la diffusione e tirare fuori il sommerso conclude Bassetti - Altre regioni hanno provato a farlo, alla fine è un investimento perché le terapie antiretrovirali poi costano molto».
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