Il Pd: sì alla doppia preferenza e via il blocco ai sindaci

Martedì 21 Febbraio 2017
UDINE - (AL) Introdurre la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale era e resta il primo obiettivo del Partito democratico.
Per tutto il resto abrogazione dell'obbligo per i sindaci di dimettersi per correre da consiglieri, ingresso in Consiglio del terzo candidato presidente e riduzione dei mandati per i consiglieri regionali l'indicazione al capogruppo Diego Moretti e al presidente della 5. commissione Vincenzo Martines è di capire che cosa è possibile portare a casa con la quasi unanimità nel centrosinistra, in modo da avere bisogno del minimo apporto dalle opposizioni per l'approvazione della legge statutaria.
È, nella sostanza, la sintesi del confronto avvenuto ieri all'interno del Gruppo consiliare del Pd sulla riforma della legge elettorale regionale, ultimo passo prima del faccia a faccia con le altre forze della maggioranza (soprattutto i Cittadini) e la stesura della proposta definitiva da portare in Consiglio.
La doppia preferenza di genere sembra non avere ostacoli tra i Dem e fuori dal gruppo dovrebbe trovare il resto dei voti necessari (altri 8) per passare.
Resta ancora tema aperto la possibilità per i sindaci (Comuni con più di 3mila abitanti) di candidarsi senza doversi dimettere. L'idea del Pd sarebbe quella di prevedere le non dimissioni se si sono fatti almeno 3 anni sui 5 di mandato. Bisogna però verificare se ai Cittadini, che l'incandidabilità vorrebbero eliminarla, può bastare. Dopo ieri sembrano rimessi nel cassetto, invece, sia la riduzione dei mandati dei consiglieri, sia l'ingresso in Aula del terzo candidato presidente.
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