Anche in Friuli mancano i percorsi ad hoc

Domenica 25 Giugno 2017
UDINE - (L.Z.) Un obiettivo fondamentale da centrare per andare incontro alle esigenze dei malati di sclerosi multipla è l'avvio dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali.
Ad oggi sono solo sette le Regioni che li hanno adottati formalmente per garantire una presa in carico unitaria e integrata delle persone con questa malattia, mentre il Friuli Venezia Giulia, assieme ad altre 4 regioni, tutte ritardatarie, è prossimo alla finalizzazione del lavoro. «Il tavolo è aperto, lavoriamo con le associazioni, fondamentali per costituire i percorsi e in totale sintonia con l'Aism rassicura l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca -. Abbiamo già attivato la rete delle malattie neuromuscolari su tante patologie; prevediamo di chiudere questo tavolo sicuramente entro l'anno, forse anche prima».
Aism, inoltre, nell'ambito del confronto continuo con l'assessorato alla Salute, ha prodotto alla Regione specifica evidenza del numero di beneficiari per le prestazioni rivolte alla non autosufficienza, che vengono identificati come disabili gravi da un lato e disabili gravissimi dall'altro, a cui corrispondono requisiti d'accesso e prestazioni differenti. In Fvg la stima ha individuato 119 beneficiari, dentro un range che va da un minimo di 108 a un massimo di 130. Un altro neo della regione riguarda i gruppi di ricerca attivi, importanti per la prevenzione e i farmaci innovativi, totalmente assenti in Fvg, mentre nel resto d'Italia, fatta eccezione per 6 sole regioni, ce n'è in tutto 117.
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