Usa: estremisti bianchi in piazza, scontri in Virginia auto sulla folla

Domenica 13 Agosto 2017
NEW YORK - Scontri, feriti e arresti a Charlottesville, nello stato della Virginia, durante una manifestazione dei suprematisti bianchi contro la rimozione della statua del generale confederato Robert Lee, uno dei protagonisti della Guerra di Secessione americana. Fra slogan nazisti, gridando «Heil Hitler» e cantando gli «ebrei non ci sostituiranno», i suprematisti bianchi hanno invaso la piccola e tranquilla città della Virginia da venerdì sera. La tensione è salita nella mattinata di ieri. Nel giro di un'ora la situazione è precipitata, con il governatore Terry McAuliffe costretto a dichiarare lo stato di emergenza e a mettere in allerta la Guardia Nazionale. La polizia in assetto da guerriglia è intervenuta, dichiarando fuorilegge la manifestazione e ordinando a chi era in piazza di disperdersi. La tensione però non si è allentata: un'auto è finita contro la folla, travolgendo una decina di persone e uccidendone una. «È stato intenzionale» riferiscono alcuni testimoni.
Lo speaker della Camera, il repubblicano Paul Ryan, ha definito lo «spettacolo di Charlottesville ripugnante». La first lady, Melania Trump, ha condannato la violenza che «non porta nulla di buono». Il commento del presidente Donald Trump invece si è fatto attendere fra le polemiche: nonostante il presidente sia un avido consumatore di informazione televisiva, la sua condanna secca è arrivata dopo ore, affidata a un tweet.

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