Nuovo attacco del presidente alla stampa americana

Giovedì 24 Agosto 2017
WASHINGTON - Con una mossa a sorpresa, dopo la calorosa accoglienza alla Casa Bianca riservata in aprile da Donald Trump al presidente-generale al-Sisi e al suo fantastic job, l'amministrazione Usa ha bloccato 96 milioni di dollari di aiuti finanziari all'Egitto e congelato 195 milioni di aiuti militari.
Il motivo ufficiale è la carenza di progressi nei diritti umani, in particolare dopo l'approvazione in maggio di una legge che imbavaglia le ong, ha fatto sapere il dipartimento di Stato Usa. Ma sullo sfondo, riferisce il New York Times, ci sono anche le ottime relazioni dell'Egitto con la Corea del Nord.
Difficile comunque pensare all'incrinarsi dei rapporti fra Trump e al-Sisi: gli analisti vi leggono piuttosto uno dei tanti segnali contrastanti di un'amministrazione ancora confusa.
La reazione dell'Egitto è stata affidata per il momento ad un comunicato del ministero degli Esteri, che ha criticato la decisione e si è detto «rammaricato» della misura, che avrà «effetti negativi» nelle lunghe relazioni strategiche tra i due Paesi. Il Cairo lamenta inoltre «la mancata comprensione da parte americana dell'importanza di sostenere la stabilità in Egitto», alle prese nel Sinai con gli attacchi dell'Isis.
Nuovo attacco intanto di Donald Trump alla stampa americana. Durante un comizio a Phoenix, in Arizona, il presidente Usa ha accusato alcuni media di essere «disonesti e furfanti» e di non aver riportato correttamente le sue reazioni ai fatti di Charlottesville, in Virginia, all'inizio del mese. È «il momento di rivelare l'inganno dei media», ha detto il presidente, e di analizzare il loro ruolo nel fomentare la violenza. «Ho condannato i neonazisti, i suprematisti bianchi e il KKK ma i media non lo hanno riportato» ha detto il presidente.

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