La Casa bianca: minaccia reale, abbiamo informazioni

Mercoledì 22 Marzo 2017
La Casa bianca: minaccia reale, abbiamo informazioni
WASHINGTON - Una decisione «necessaria e proporzionata» alla minaccia, date le informazioni di intelligence a disposizione.
La Casa Bianca spiega così - senza fornire ulteriori dettagli - la scelta di vietare pc e iPad in cabina sui voli per gli Usa provenienti da una decina di paesi dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente. Passano poche ore, e anche Londra si allinea all'amministrazione Trump, introducendo il divieto di portare in cabina laptop su voli diretti verso il Regno Unito provenienti da sei Paesi dell'area. Poi è il Canada che fa sapere che sta già considerando la possibilità di adottare simili restrizioni, stando al suo ministro dei Trasporti, Marc Garneau.
È il tentativo, partito dagli Usa, di ridurre i rischi di attacchi terroristici, di essere colti con la guardia abbassata. Insieme con i due bandi anti-musulmani (per ora sospesi dalla magistratura) voluti dal presidente Donald Trump, il divieto su pc e tablet rimanda alla promessa di una stretta sulla sicurezza, che con questo bando hi-tech dà elementi di concretezza a una minaccia terroristica a due giorni dal vertice a Washington della coalizione internazionale anti-Isis guidata dagli Usa, che vedrà la partecipazione di 68 Paesi.
Secondo alcuni esperti, la natura della misura di sicurezza suggerirebbe un possibile attacco dai cieli, dopo quello dell'11 settembre. Il numero dei paesi interessati varia da 8 a 12, a seconda dei media Usa, tra cui Arabia Saudita e Giordania, due alleati degli Usa.
Nello specifico il divieto americano prevede che debbano viaggiare nel bagaglio in stiva tutti gli apparecchi elettronici che superano le dimensioni di un cellulare, comprese le macchine fotografiche. Dal bando sono esclusi, oltre agli smartphone, anche le apparecchiature mediche.
Emerge poi qualche differenza nei dettagli con la decisione confermata dal governo britannico, presa dalla premier Theresa May in seguito ad una serie di incontri sulla sicurezza nei voli e dopo contatti con gli americani per comprendere a fondo la loro posizione. Differenza che riguarda i voli diretti verso il Regno Unito in arrivo da Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita.
Ovvero un numero inferiore di paesi rispetto a quelli indicati da Washington. Alcuni aeroporti contemplati nel divieto americano - Abu Dhabi e Dubai, Doha, Kuwait City e Casablanca - non sono invece interessati dalle restrizioni previste dalle autorità britanniche. Secondo la Cnn, il bando riguarda in tutto 14 compagnie aeree, di queste sei di base sia negli Usa sia nel Regno Unito: British Airways, EasyJet, Jet2.com, Monarch, Thomas Cook, Thomson, Turkish Airlines, Pegasus Airways, Atlas-Global Airlines, Middle East Airlines, Egyptair, Royal Jordanian, Tunis Air e Saudia.

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