Vasco Errani: «Gare trasparenti e controlli, così gestiremo la ricostruzione»

Mercoledì 5 Ottobre 2016 di Franca Giansoldati
Vasco Errani: «Gare trasparenti e controlli, così gestiremo la ricostruzione»
dal nostro inviato 
ACCUMOLI «Per come sono fatto preferisco fare; lavorare concretamente, piuttosto che parlare. Ecco mi piacerebbe che tutti facessero uno sforzo per tenere conto delle difficoltà che ci sono».Vasco Errani, commissario alla ricostruzione, è ad Accumoli, epicentro del sisma, ad attendere l’arrivo di Francesco. Un imprenditore gli fa presente le difficoltà del tessuto produttivo. Errani lo rassicura: «Le imprese sono tanto importanti quanto le case da ricostruire». Una signora (con l’abitazione inagibile) lo avvicina timidamente e gli chiede quando le case e i palazzi verranno messi in sicurezza. Errani risponde alla signora: «I vigili del fuoco stanno procedendo per una programmazione. Il loro lavoro farà da base a tutto il resto».
Commissario, la gente ha fretta, vuole risposte...
«Noi vogliamo ricostruire tutto, pienamente, e rilanciare l’economia di questa regione. Abbiamo ben presente quali sono i problemi. Da questo punto di vista ci saranno le norme per la ricostruzione di tutto il patrimonio immobiliare e abitativo. Il decreto contiene misure adeguate per fare ripartire l’economia».
C’è chi teme che nelle varie fasi della ricostruzione possano essere privilegiate le cooperative. Naturalmente si tratta di voci malevole, ma cosa può dire per rassicurare i timori che serpeggiano?
«Stiamo operando attraverso una white list, con gare trasparenti. Trovo singolare che vi siano preoccupazioni in questo senso. Posso dire con coscienza che tutto il percorso è e sarà segnato dalla legalità. La legalità come principio fondante della ricostruzione, con il controllo a monte dell’Anac, e per le gare vi sarà una unica stazione di committenza. Non solo. Tutto sarà coerentemente verificato. Una cosa sono le parole, una cosa sono i fatti, e questi sono i fatti».
E’ preoccupato per la mole di lavoro?
«Mi preoccupano più le voci. Il tema è delicato. La prima preoccupazione che dovrebbero avere tutti è il rispetto di coloro che hanno perso tutto, casa, parenti, hanno vissuto sulla propria pelle la tragedia del terremoto. Chi alimenta queste voci dovrebbe prima di tutto andare a verificare ciò che si sta facendo onde evitare che le persone direttamente colpite dal terremoto e che già vivono traumi, possano coltivare ulteriori inutili preoccupazioni immotivate. Tutto sarà fatto nel rispetto, nella legalità, nell’etica. Per esempio, le cosiddette casette...»
Ecco, lì che è accaduto?
«Se si andassero a leggere gli atti pubblicati sul sito della Protezione Civile, quindi una documentazione disponibile a tutti e alla luce del sole, si vedrebbe che sulle cosiddette casette era stata fatta una gara dalla Protezione Civile ben prima che si verificasse il terremoto. La Protezione Civile, giustamente, si era attrezzata. Aveva fatto una gara tramite la Consip e poi ha scelto i vincitori. Tutto questo si può verificare».
Tra poco arriverà l’inverno, da queste parti arriva molto prima...
«Stiamo facendo il possibile per accelerare i tempi e per evitare che le persone possano restare ancora in tenda, stiamo cercando di costruire con loro un percorso. Sappiamo bene che qui tra poco ci sarà il freddo».
 
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