Raiuno, così si cambia: volti nuovi e basta trash

Giovedì 18 Maggio 2017
Raiuno, così si cambia: volti nuovi e basta trash

ROMA Siamo a meno quattro giorni dal Cda Rai che potrebbe sfiduciare il direttore generale, e Antonio Campo Dall’Orto ha deciso di dare quei segnali che i consiglieri di amministrazione aspettano da tempo per non dover continuare a dire con quel misto di fastidio e nervosismo: «Qui ormai si naviga a vista». 
Promettono grandi cose, da viale Mazzini. Promettono quella rivoluzione dei palinsesti che il dg aveva fatto annusare nel suo piano industriale quando si insediò in azienda.

TALK SHOW
Ed ecco dunque le novità. Su Raidue tornerà in autunno uno spazio di approfondimento politico di centrodestra e il conduttore potrebbe essere Marcello Masi, già direttore del Tg2 e poi vicedirettore della direzione editoriale per l’offerta informativa. La proposta gli verrà formalizzata a brevissimo. Ma è soprattutto il daytime di Raiuno che si prepara ad affrontare importanti novità. Prima di tutto è in pole position per diventare vicedirettore della rete ammiraglia Andrea Vianello, già direttore di Raitre con la vena della sperimentazione e considerato un pezzo da novanta dal dg che gli affiderà la fascia pomeridiana. 
E proprio, lo zapping del sabato pomeriggio riserverà sorprese radicali su Raiuno.
I telespettatori ci metteranno un po’ ad abituarsi alla novità, ma l’obiettivo dichiarato dai vertici Rai è alzare l’asticella della qualità. Ricordate il programma di Paola Perego che poi è stato chiuso? Ora al suo posto, di sabato pomeriggio, arrivano due trasmissioni di informazione solitamente relegate in seconda serata: Petrolio e Frontiere.

Una scommessa sugli indici di ascolto mica da poco. Ma la ratio, ha spiegato ai suoi Campo Dall’Orto, è quella di presentare un palinsesto più dinamico che sappia accettare la sfida dell’evoluzione dell’infotainment che non sempre risponde alle esigenze di qualità. Ecco perché ci sono nuovi ingressi e uscite eclatanti. Partiamo dalle ultime: niente più Pippo Baudo la domenica pomeriggio. Conduzione giudicata troppo antica la sua e perciò si cambia. Al suo posto è possibile arrivi una giornalista. I rumors parlando di Cristina Parodi, stimata per la conduzione de “La vita in diretta”.
La parola d’ordine diventa «intrattenimento di qualità». Impostazione che verrà seguita anche questa estate. A Unomattina estate ritroveremo Mia Ceran e al suo fianco, novità, il collega Paolo Poggio, inviato di punta di Rainews24. Mentre a condurre la versione estiva de La vita in diretta ci saranno Valentina Bisti, giornalista del Tg1 e Tiberio Timperi. Diverso il discorso del conduttore dell’Arena Massimo Giletti che è in partenza e sarebbe già in trattativa con Mediaset. «Per correttezza vi dico, non so dove andrò il prossimo anno» ha annunciato domenica scorsa. 
Scende Monica Leoffreddi: il programma “Torto o ragione?” è andato male ed è stato visto come l’esempio di una Rai che ha inseguito (male) la concorrenza. I volti da valorizzare invece diventano invece Francesca Fialdini, Camila Raznovich e Marco Liorni. Tra questi nomi c’è il prossimo conduttore di un nuovo family game che sbarcherà in Rai dopo l’estate.

UNOMATTINA
Il modello vincente e da esportare secondo Campo Dall’Orto è Unomattina, trasmissione già pensata e scritta insieme al Tg1.
Sarà dunque la squadra guidata da Mario Orfeo e Andrea Fabiano a guidare questo processo. La sinergia con il desk giornalistico diventa fondamentale e non più solo un valore aggiunto somministrato una tantum, al punto che si sta studiando un nuovo programma pomeridiano che vada in questa direzione. Il ritornello è quello di due anni fa, quando Campo Dall’Orto approdò in Rai: via la cronaca nera lacrimevole e il sentimento cucinato e urlato in salotto. 
Basterà per convincere il consiglio di amministrazione che in queste ore è accusato addirittura di cospirare contro il dg? «Mi pare che si stia facendo una tempesta in un bicchier d’acqua», ha calmato le acque il consigliere Paolo Messa presente alla riunione informale che si è svolta martedì sera con gli altri consiglieri presso il Centro Studi Americani di cui è direttore. Messa ha dovuto smentire anche la sua regia nella manovra di sostituzione di Campo Dall’Orto con Giancarlo Leone. «Con il dg ho un dialogo civile dentro il cda», ha detto. Ma c’è una novità rilevante in vista del cda del 22 maggio. C’è un (vecchio) nuovo pontiere che ora sta mediando tra Cda e dg: è Guelfo Guelfi, vicinissimo a Renzi.
Ultimo aggiornamento: 19:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA