Freccero: ora trasparenza anche per gli agenti tv

Lunedì 25 Luglio 2016 di Marco Castoro
Freccero: ora trasparenza anche per gli agenti tv
La trasparenza Rai serve anche a scoprire che due-terzi dei nuovi dirigenti non hanno un contratto a tempo determinato, come si era lasciato intendere, bensì a tempo indeterminato. In pratica a eccezione di Carlo Verdelli e pochi altri sono tutti destinati a restare anche in caso di insuccesso. 

Consigliere Carlo Freccero, il cda sapeva di queste assunzioni indelebili?
«Assolutamente no. Figuriamoci. Il cda non è stato informato neanche della conferenza stampa del presidente e del dg. La legge infame fatta dal Pd di Renzi sulla riforma della Rai ha ridotto i consiglieri a simulacri. Ora però cambia tutto, c’è la trasparenza. Bene, la sfruttiamo anche noi per una rifondazione. Siccome il cda ha il compito di far emergere i tanti problemi, considero quello odierno il primo giorno di consiliatura. Non è una minaccia ma una reazione alla legge scorretta e irregolare dell’attuale governo».

Rai in spending review ma schiava dei contenziosi del passato...
«Perché per decenni i contratti di Viale Mazzini sono stati al servizio del potere politico, tanto capriccioso quanto idiota. Pagando con stipendi elevati l’obbedienza e la fedeltà al partito. Contavano le raccomandazioni non i cv. Come nel caso di Lorenza Lei, per la cui nomina a dg furono decisive le mail di segnalazione del Vaticano e dello Ior, mail che ho in mio possesso. O il caso di Meocci diventato dg a sua insaputa. Inoltre nel nome della trasparenza mi piacerebbe anche sapere perché i pensionati come Augias e Merlo di Repubblica vengano pagati dalla Rai mentre i consiglieri del cda no, per volere della Madia. Tutte leggi scritte male, imperfette e confuse». 

E’ favorevole a rendere noti i contratti delle star?
«Certo. Ormai del mercato si sa tutto. E’ anche un modo per rendere pubblico lo strapotere degli agenti che sono i veri padroni delle reti Rai. Fanno quello che Raiola fa nel calcio. Il caso Mammucari è l’ultimo esempio. Annunciato da Raidue, vengo a sapere che Lucio Presta l’ha lasciato a Canale 5. Perché? Semplice, lì hanno pagato di più. Lo stesso discorso vale pure per Caschetto e gli altri. La trasparenza deve essere un obbligo anche per loro». 

 
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