Migranti, previsti per oggi duemila sbarchi in Italia. Caserme ristrutturate per i nuovi arrivi

Venerdì 6 Maggio 2016 di Valentina Errante
Migranti, previsti per oggi duemila sbarchi in Italia. Caserme ristrutturate per i nuovi arrivi
Duemila sbarchi sono previsti solo per oggi. Altri naufraghi in arrivo dalla Libia, destinazione Lampedusa e Pozzallo. I numeri rientrano ancora nella ”normalità”, non ci sono segnali allarmanti per l’apertura della nuova, temuta, rotta che, dopo gli accordi tra Europa e Turchia e il blocco dell’asse balcanico, possa portare in Italia i richiedenti asilo in fuga. Nessuna previsione allarmante sui flussi. Eppure, la preoccupazione per il nuovo esodo che potrebbe investire le nostre coste non viene trascurata e sono già in corso le prove generali, tanto più che la minaccia austriaca e le polemiche sulla possibile chiusura della frontiera del Brennero rassicurano poco sulla futura gestione condivisa dell’emergenza. O forse basta l’imminente bella stagione per far temere il peggio e imporre di progettare soluzioni plausibili. Di fatto il Viminale studia e investe nelle ristrutturazioni di altre strutture da mettere in campo a fronte di un’altra ondata di disperati. Per questo è stato ripescato un vecchio progetto e sono già in atto lavori di ristrutturazione nelle caserme di mezza Italia. Luoghi che possano ospitare profughi e richiedenti asilo in caso di emergenza.

LE CASERME
Dal Piemonte a Messina. Sono le strutture dove attualmente sono in corso i lavori. Immobili dello Stato da utilizzare in caso di un’emergenza sbarchi. Nell’elenco rientrano l’ex caserma Serini di Montichiaro, nel bresciano, quasi pronta ad aprire le porte. Un tempo la struttura riusciva ad ospitare oltre 300 militari. A Messina, invece, c’è l’ex caserma Gasparro di Bisconte. Poi il Piemonte con la caserma dell’aeronautica militare di Castello d’Annone. L’edificio, dismesso, potrebbe diventare un centro di prima accoglienza per un centinaio di persone. E ancora il Friuli Venezia Giulia dove, dopo l’ex caserma la Cavarzerani, a Udine, è stato individuato un nuovo centro di accoglienza nell’ex caserma di via Pastrengo. A Civitavecchia, invece, c’è l’ex caserma De Carolis. Ma nell’elenco potrebbero rientrare anche le strutture di Lecce, come la caserma Nacci, che ha mille posti, e la caserma Pico, che ne conta altri 500 

GLI SBARCHI
Oggi arriveranno in 2000. E così il conto sale, nelle ultime 36 ore gli sbarchi supereranno quota 4000, tutti naufraghi soccorsi nel Canale di Sicilia, provenienti da paesi dell'Africa sub sahariana, da Libia e Siria. Nelle prossime settimane, con lo stabilizzarsi della bella stagione, la situazione potrebbe anche peggiorare. Ma il rischio più grande riguarda sempre l’ipotesi che si aprano nuove rotte e il tragitto ormai chiuso che portava fino in Grecia, con la speranza di un ingresso in Europa, possa essere sostituito dalla via italiana. 

 
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