Qe, tedeschi di nuovo all'assalto Weidmann: «Basta, non serve»

Giovedì 24 Agosto 2017
Qe, tedeschi di nuovo all'assalto Weidmann: «Basta, non serve»
FRANCOFORTE - Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in vista delle attuali prospettive dell'inflazione non vede la necessità di prorogare il contestato programma di acquisto di titoli da parte della Bce oltre il dicembre di quest'anno. In un'intervista a BoersenZeitung, Weidmann rileva comunque la necessità di evitare una fine improvvisa degli acquisti per evitare turbolenze sui mercati, anche se auspica una rapida uscita. «Secondo le nostre stime di giugno ritengo che attualmente non vi sia la necessità acuta di ulteriori misure per il prossimo anno, in particolare quanto alla continuazione del programma di acquisti», ha affermato Wedimann, per il quale è invece da considerare separatamente la questione dell'uscita dal programma. Esiste un consenso sul fatto che «gli acquisti non debbano terminare dall'oggi al domani», è necessaria «un'uscita ordinata, che deve essere programmata tempestivamente», indica Weidmann, per il quale «la strada tracciata nelle nostre previsioni porterà al nostro obiettivo di inflazione» (intorno, ma sotto il 2% ndr). Il numero uno della Buba ha tuttavia rilevato che la politica della Bce resterebbe molto espansiva anche se l'Eurosistema non comprasse più nuovi titoli. «In ogni seduta di politica monetaria», ha poi proseguito, il consiglio direttivo della Bce «si chiede se deve correggere il proprio corso o la comunicazione», mentre «un chiaro piano di uscita (dall'acquisto dei titoli) porta vantaggi nella comunicazione con i mercati e l'opinione pubblica».
Weidmann si è infine detto assolutamente contrario ad ammorbidire limitazioni del programma Qe in quanto «una modifica dei parametri avrebbe conseguenze fortemente negative». In particolare Weidmann ha espresso timori quanto all'indipendenza della Bce.

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