Padoan: la manovra non verrà sprecata, l'incertezza politica il vero pericolo

Domenica 4 Giugno 2017
Padoan: la manovra non verrà sprecata, l'incertezza politica il vero pericolo
TRENTO - Conti in ordine e margini di manovra per chi si troverà a scrivere la prossima legge di Bilancio. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, dal palco del Festival dell'Economia di Trento, fa quello che appare come un discorso di addio, un bilancio di fine mandato in attesa che si chiariscano i tempi della politica. L'incertezza, avverte il ministro, è il vero tallone d'Achille per l'economia italiana in questa fase di ripresa che ancora va sostenuta e rischia di pesare di più della fine del Quantitative Easing, lo scudo Bce sui titoli di Stato. Nonostante il «calendario incerto» l'obiettivo del ministro dell'Economia resta quello di spingere sull'acceleratore della crescita, che c'è e anzi, corre «rischi al rialzo». Di certo, se dovesse toccare di nuovo a lui mettere a punto la manovra per il 2018 Padoan assicura che farà «di tutto per utilizzare gli spazi nel modo migliore», perché di certo «l'ultima cosa che vuole fare un ministro delle finanze è sprecare la manovra». Una risposta chiara, anche se indiretta, a Matteo Renzi. La Ue infatti è pronta, come ha lasciato intendere il commissario Pierre Moscovici, a concedere a Roma lo sconto sull'aggiustamento strutturale che Padoan ha già quantificato nello 0,3%, circa 5 miliardi, anziché lo 0,8% (13-14 miliardi) indicato appena due mesi fa con il Def. La manovra per il prossimo anno, insomma, parte senza la zavorra dei 19 miliardi di Iva da sterilizzare. Nello scenario di voto anticipato a fine settembre al governo Gentiloni-Padoan potrebbe toccare proprio il compito di bloccare definitivamente gli aumenti Iva. Il futuro per sé il ministro lo immagina «a scrivere libri». Ma potrebbe anche finire in Banca d'Italia.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci