In rialzo le stime sul Pil italiano «È il momento di abbassare le tasse»

Martedì 13 Giugno 2017
ROMA - (r.am.) Il messaggio al governo del Fondo monetario internazionale è chiaro: non abbassare la guardia sulle riforme strutturali. «Riforme ambiziose e complete aiuteranno a promuovere una crescita più robusta», che è «la priorità», scrive il Fondo Monetario Internazionale nell'Article IV sull'Italia. Washington parla di riforme che «andrebbero costruite sui recenti sforzi delle autorità che includono il Jobs Act», le misure in materia di P.A., della giustizia e della scuola. Il concluding statement passa in rassegna un po' tutti i nodi caldi di confronto per Palazzo Chigi. Ci sono dunque le critiche allo stop alla legge sulla concorrenza. Ma il focus è sulla finanza pubblica. Anche perché «l'alto debito pubblico espone l'Italia agli shock».
È quindi il momento giusto, dice Fmi, per un aggiustamento fiscale. Certo, gli attuali obiettivi programmatici sono «appropriati» ma per garantire una «traiettoria stabile al ribasso» del debito/Pil meglio sarebbe andare oltre il pareggio di bilancio per centrare e mantenere un avanzo strutturale almeno dello 0,5%. Dunque il focus sul fisco. È tempo di un ribilanciamento per gli analisti di Washington. In Italia «le aliquote fiscali sui fattori produttivi potrebbero essere diminuite gradualmente, la tassazione spostata verso proprietà e consumi e la platea dei soggetti interessati ampliata». Insomma, riducendo i gap, insieme al cuneo fiscale, «si sosterrebbero il lavoro e la crescita». Inoltre «la riforma dei valori catastali dovrebbe essere accelerata e dovrebbe essere introdotta una moderna tassa immobiliare». Poi c'è il capitolo spesa. La via è insistere sulla spending review, ma ci sono anche margini di miglioramento sia nella spesa sanitaria si in quella pensionistica, mentre il piano antipovertà in fase di decollo andrebbe rafforzato ed esteso. Questo, tenendo conto che «il reddito reale pro capite dovrebbe ritornare ai livelli pre-crisi solo tra parecchi anni a partire da adesso».
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